GUERRAZZI, Francesco Domenico.

L.a.f., non datata (ma 1865)

2 pp. in-8, vergate al recto ed al verso. «Caro Cecchino (?), A Montepulciano andai nel 1829. Sono dunque 36 anni. Non posso rammentarmi di tutti i miei scritti d'epoca così remota. Io so che il Vicario Martini mi propose fare domanda perché mi fosse concesso il ritorno, ed io negai; attesi il minuto col piè nella staffa, e me ne andai. Non è possibile il carteggio che si dice. E bada che l'articolo dice:-Supplicante al Granduca...Dunque dov'è la supplica al Granduca? Questa deve uscire fuori:-No, no: venga fuori quello che hanno: infami sono, sempre. Insisti o fuori la supplica o ritrattazione. ...». La lettera va riferita ad una tarda polemica politico-giornalistica circa una presunta supplica che il Guerrazzi avrebbe inoltrato al Granduca nel periodo dell'esilio di Montepulciano (durante il quale incontrò Mazzini ed aderì al suo programma politico). Va ricordato che Guerrazzi partecipò, ai moti toscani del '31 (che gli costarono la relegazione all'Elba) e del '48-'49, ricoprendo la carica di Dittatore (per i quali subì prima la carcerazione e poi l'esilio in Corsica). F.D.Guerrazzi (Livorno 1804-1873), fu uomo politico e scrittore famoso per i suoi romanzi storici.
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