Casalmaggiore - STATUTA.

CASALIS MAIORIS in quarta hac editione diligenter castigata,

et pluribus Senatus Exc.mi sententiis, ac ordinibus illustrata. Mediolani, ex Typ. Jos. Pandulphi Malatestae, 1717,

in-4, pp. (26, su 44, essendo mutilo dell'epistola di Fr. Arisi), 372; leg. coeva p. perg. rigida, tit. ms. al dorso. Car. corsivo per l'indice ed i titoli, tondo per il testo degli statuti che sono quelli del 1424, già impressi nel 1590. «In fine sono aggiunti vari docc. datati dal 1523 al 1716, che riguardano l'osservanza degli statuti, i notari, i decurioni, la riforma del consiglio comunale, le sentenze, i notari criminali, la giurisdizione degli officiali delle strade, le cavalcate dei giudici, le gravezze dei contadini. Circa la mutilazione del vol., comune a quasi tutti gli esemplari di questa edizione, Giovanni Romani, Storia di Casalmaggiore, p. 178, ne dà ragione narrando come alcuni decurioni di Casalmaggiore mal soffrendo che nell'Epistola di Francesco Arisi premessa agli statuti, non si menzionassero le loro famiglie fra quelle nobili della città, fecero sopprimere, in tutti gli esemplari che trovarono, la detta Epistola» (cfr. Cat. Senato II, 74). Ottimo esempl.

Manzoni I, 102. Fontana I, 253.

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