RICCHI, Agostino.

Comedia intitolata i Tre Tiranni,

recitata in Bologna a N. Signore, et a Cesare...(In fine:) Vinegia, Bernardino de Vitali, 1533,

in-4 (191 x 135 mm.), ff. (72), caratt. corsivo; leg. antica p. perg. rigida, tit. su tassello al dorso. Figura simbolica sul titolo. Precedono il testo la dedica dell'A. al Card. Ippolito de Medici, datata 25 lug. 1533, e un avviso ai lettori di A. Vellutello in cui si "svela l'allegoria della Favola". Prima edizione, rarissima, di questa commedia, in 5 atti in endecasillabi sciolti, che è l'unico testo teatrale del lucchese A. Ricchi, composto all'età di appena diciott'anni. Venne rappresentata a Bologna per le feste dell'incoronazione di Carlo V, alla presenza del Papa Clemente VII e del Duca di Firenze, «che potevano apparire, per una singolare allusione, i protagonisti della commedia. Il titolo è però ispirato al fatto che tre uomini, un vecchio, un giovane e un ricco, nutrono violenta passione per una fanciulla; ma in realtà il vero tiranno di tutta la vicenda è l'amore, che obbligas alla fine i tre personaggi a sottostare a un destino quale essi non si ripromettevano...La commedia, originale, bizzarra, e ricca di ''spirito'' è equilibrata con sapiente decoro e con dosato allegorismo» (Chiesa, Teatro ital. del Cinquecento, n. 198). Vivacemente disegnata risulta la figura del parassita Pilastrino, ''ghiottone e cinico'', avvicinabile, secondo Sanesi (I, p. 271) al Margutte del Pulci. Esemplare fresco e marginoso (lieve restauro all'angolo super. bianco degli ultimi 27 fogli).

Allacci p.782. Mango 34. BMC 554. Adams R-484. Clubb 726. Regestein 515. Soleinne IV, 4126.

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