EUSTATHIUS, Thessalonicensis.

Commentarii in Homeri Iliadem et Odysseam (Graece).

Romae, apud Antonium Bladum, 1542-51,

4 volumi in-folio (346x237), pp. (4), 620; 621-1376 (manca l'ultimo bianco); (2), 1379-1970; ff. n. n. 6, 204; stupenda legatura di inizio XX secolo di J. Clarke in marocchino blu, titolo in oro ai dorsi e armi con monogramma di Theodore Williams sui piatti, larga dentelle interna. Impresa tipogr. del Blado ai tre titoli (il volume secondo non ha titolo separato); 3 stemmi silogr. ai ff. preliminari del vol. IV. Unica edizione impressa con lo splendido corsivo greco intagliato da Joannes Honorius per volere del Cardinale Marcello Cervini. Se ne stamparono 1275 esemplari su carta e 2 su pergamena (cfr. L. Dorez, Le Cardinal Cervini et l' imprimerie à Rome). Il volume I contiene il commento dell'Iliade, i vol. II e III, rispettivamente, il testo dell'Iliade e dell'Odissea, mentre il vol. IV, termina il commento ed ha copiosi e dettagliati indici, compilati da Matteo Devarius, impressi su tre colonne in corpo più piccolo. Prima edizione del Commento ai poemi omerici, di Eustazio di Tessalonica, dotto bizantino vissuto nel XII secolo. All'epoca fu il più vasto e stimato, tra i commentari conosciuti, resta ancor oggi assai prezioso per l' immensa ricchezza del materiale che vi è raccolto e per la grande quantità di citazioni di opere andate perdute; i testi sono assai corretti. Splendido, monumentale capolavoro della tipografia greca, che richiese al Blado nove anni di lavoro in collaborazione con altri tipografi, in particolare con Bernardo Giunta. Superbo esemplare a pieni margini, freschissimo. ''Trésor d'érudition grècque...'' (Renouard).

Cfr. A. Tinto, 'The history of a sixteenth-century Greek type, The Library, 5th series, 1970, pp.285-93). Mortimer, Harvard Italian 176. Ediz. romane del Blado 107 e 1202. Stimatissima dal Dibdin, Greek & Latin Classics, II, p. 48-49: ''among the most splendid monuments in the world of greek erudition and greek printing. Heyne has emphatically distinguished these Commentaries of Eustathius as among the most admirable eztant of the text of the poet.. They are the fountain-head from which almost inexhaustible supplies may be drawn for the illustration of the great poet. Of the above editions, that of Rome is not only the first, but the most splendidly executed performance..''. Renouard, Bibl. d' un amateur, II, p. 138: ''Trésor d'érudition grècque, espèce de sanctuaire dans lequel n'ont accés que ceux qui déjà n' ont fait des progrés dans l' étude des anciens classiques.''

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