GIGLI, Girolamo.

Il Pazzo di Cristo, ovvero il Brandano da Siena vaticinante nell'esaltazione gloriosissima al Gran Magistero Gerosolimitano ... Poesia fanatica di Amaranto Sciaditico P.A.

In Siena, presso Francesco Quinza alle tre rose d'oro, s.d. (ma 1716),

in-4, pp. 8, 55 (i.e. 56), leg. coeva in p. pergam. tassello al dorsi (lievi difetti alla cuffia di testa). Con stemma al titolo, 3 vignette in rame n.t. incise da Paolo Pilaia. Prima edizione di questo componimento ditirambico su Bartolomeo Caorsi, detto Brandano, visionario del XVI secolo noto come il "Pazzo di Cristo". Nato a Siena nel 1488, morto a Roma nel 1544, a cavallo dei due secoli percorse la campagna tra Siena e Roma predicando la parola di Dio e profetizzando, ad esempio, il Sacco di Roma. Girolamo Gigli (Siena 1660-1722), fu letterato e storico; a lui si deve la traduzione del "Tartuffe" di Molière, nota con il titolo "Don Pilone", ed una celebre edizione della vita di Santa Caterina. Il Pazzo di Cristo venne pubblicato dal Gigli sotto lo pseudonimo di Amaranto Sciaditico e venne dedicato al Gran Maestro dell'ordine di Malta, il senese Marco Antonio Zondadari. Buon esemplare, malgrado la mancanza di una tavola f.t., da cui si desume la data dell'edizione, di questa rara edizione (censita in sole 3 biblioteche italiane: Biblioteca universitaria di Bologna; Biblioteca Sormani di Milano; Biblioteca comunale di Perugia). Qualche arrossatura.

Melzi, I, p. 42. Gamba 2259. DBIt LIV, pp. 676-679.

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