CASTELBARCO, Emanuele.

Il Tetiteatro.

Il Teatro d'arte sull'acqua. Milano, Bottega di Poesia, 1924,

in-folio, pp. (6), 99, (3), legatura editoriale in mezza tela nera, figure e titolo impressi in oro al piatto anteriore (tracce d'umidità) . Con 44 illustrazioni in nero e 7 a coloridi Alberto Martiniapplicate a mano, celebre pittore e incisore (1876-1954), precursore del Surrealismo ''s'impone per la vivace ed acuta fantasia che lo porta a trattare temi spirituali, suggestivi, metafisici...'' (Servolini). Le illustrazioni raffigurano la nuova concezione del teatro d'arte sull'acqua "completamente inventato e dedicato, come dice il nome, alla dea del mare Teti" illustrano le scenografie per opere di Eschilo, Wilde, Wagner, Shakespeare, D'Annunzio... Il testo, in caratteri tondi di tipo bodoniano, descrive le scene raffigurate. Il concetto fu eleborato da Martini nella primavera del 1923: scriverà Martini nella sua Vita d'artista - "un'invenzione teatrale che ha fatto il giro del mondo rimanendo intatta, perché il giro del mondo non l'ha fatto con l'autore. Un architettonico teatro terraqueo, uno strumento gigante per le risonanze di una nuova voce e per nuove plastiche teatrali".

Prima ed unica edizione tirata in soli 602 esemplari, di cui 550 numerati e 52, come il presente, destinati all'archivio dell'artista. Libro originalissimo, raro e ricercato, non essendo citata né dal Comanduci né dal Servolini. ''Strettamente connesso al movimento cubista e costruttivo dei teatri di avanguardia...''

(Mariani, Storia della scenografia italiana, pp. 105-106).

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