MONTECUCCOLI, Carlo.

In Cabalam introductio quaedam... - (Segue:) Polemonis Physionomia e graeco in latinum versa...- (Segue:) Fisonomia di Polemone...fatta volgare...- (Segue:) Oratio...de laudibus D. Hyacinthi...

Mutinae, apud Iulianum Cassianum (poi: Offic. Typogr. Io. Mariae de Verdis), MDCXII (Modena 1612),

4 opere in 1 vol. in-4., pp. 39, (1); 106, (2 bianche); 80; 105, (1); leg. antica in p. pergam. rigida. Con numerose belle iniziali silogr., armi degli Estensi sul titolo di ciascuna opera, impresa tipogr. del Cassiani in fine alla prima ed altra grande di G.M. Verdi in fine alla quarta opera. Prima edizione di tutte le quattro opere. Il primo testo è un'introduzione all'alchimia considerata una parte della magia naturale. L'autore (1562-1611), che in diversi passi trae spunto da Pico della Mirandola, fornisce le chiavi essenziali per iniziare lo studio dell'antica scienza ebraica secondo le concezioni del neoplatonismo. L' opera di Antonios Polemon (88-144 d.C., di Laodicea, nella Caria, sofista greco) sulla fisiognomica è tradotta, nel primo caso, in latino dal Montecuccoli, nel secondo, in italiano da suo fratello Francesco; ed seguita dalle "Assertiones", un compendio in brevi sentenze della filosofia dell'umanesimo legata al neoplatonismo. L'ultima opera è un'Orazione panegirica in onore di S.Giacinto. Importante assieme di opere (le prime tre) dedicate alla cabala, all'esoterismo e fisiognomica, reperibili anche singolarmente (ma l'opuscolo "In cabalam introductio", citato da Thorndike, non è stato riscontrato in alcun altro repertorio). Buon esempl. di rare edizioni modenesi

Thorndike VIII, p. 449. Cat. Vinciana 2220 (solo la ''Fisionomia''). Michel-Michel V, 192-3 e BMC, XVII sec., p. 694 (solo ediz. poster. della ''Fisionomia'' di Polemone).

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