Archivio STEFFENINO.

“La Ditta Italiana specializzata nell’arredamento dei negozi di classe”

Studio Progettazione Realizzazione. Torino. Via Pinelli 3.

Straordinario archivio di circa 1.100 progetti esecutivi. Bozzetti, in pochi casi datati, eseguiti tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del Novecento. Oltre mille progetti di varie dimensioni, da cm 15x30 a cm 40x 60, su supporto lucido o cartaceo, la maggior parte timbrati o firmati a lapis "Mario Steffenino", nel margine inferiore. Realizzati a matita, circa i ¾ con colorazione a pastello, con ritocchi di acquerello o tempera bianca. Gli ambienti vengono presentati con estrema cura e ricerca nei dettagli: dalla tappezzeria, al sistema di illuminazione, dai soprammobili ai tappeti ai quadri. La scelta dei colori dai toni caldi dal beige al tortora, dal blu al verde ottanio, rendono i bozzetti estremamente decorativi; soprattutto quelli realizzati su lucido, con ombreggiature e riflessi di luce, sono veramente notevoli. Le ambientazioni rivelano un gusto tipico degli anni a cavallo della seconda guerra mondiale con mobili ed arredi che vanno dal modernismo al razionale fino ai rifacimenti in stile del barocco e del rococò, ed esprimono un gusto, ed una committenza, assai variegati, ma di alto livello. Si possono identificare cinque divisioni rilevanti: -Ingressi e corridoi: 125 fogli sciolti (una quarantina su lucido), raffiguranti porte, mobili a scomparsa, trompe-l'oeil, specchiere, studi per colonne, cassettiere, mobili, vetrinette. Ampi ingressi, con grandi lampadari in cristallo, specchiere, arazzi o dipinti con scene essenziali o mitologiche e pannelli degli armadi decorati con motivi classici. -Camere da letto e bagni: 176 fogli (78 su lucido) con specchi, toilettes e pettineuse, sanitari, letti singoli e matrimoniali, camerette per bambini, armadi e tappeti. Accanto ad uno stile più classico adottato generalmente per le case di città, si riscontra un gusto più essenziale ed in sintonia con la natura, per la scelta dei materiali, soprattutto per gli chalet di montagna, probabilmente ispirato alle scelte in voga nel periodo tra gli architetti d'interni torinesi, primo fra tutti Carlo Mollino. Interessante il fatto che compaiano i nomi di alcune delle famiglie per cui questi progetti vennero ideati: Görlich editore di Milano, Siguillasco, Gastaldi, Monferrini, Gaudio, Remmert, Testa, Stroppani, Garbelli... Le ambientazioni delle camere da letto sono particolarmente ricercate, anche per l'utilizzo di una carta di grammatura superiore; notevoli i rialzi in bianco che danno risalto ai tessuti ed alle decorazioni delle testate dei letti. -Saloni, cucine, camere da pranzo: 375 fogli (circa 120 su lucido). Particolarmente interessanti gli studi per i camini, mobili bar e la schematica realizzazione di poltrone, sedie, divani. Anche in questo caso si affiancano stili differenti, indice non solo del passare degli anni ma anche del radicale cambio della moda e dei gusti. Accanto a sale da pranzo tradizionali, si trova la curiosa "serie in scatola", cucine e tavoli d'avanguardia. Tra i committenti si identificano i nomi di alcune famiglie, torinesi e non: Librizzi, Randazzo, Truccato, Negri, Gemelli... Il successo dello Studio Steffenino doveva essere notevole, se, come sembra, realizzò anche un progetto per un appartamento a Buenos Aires. -Uffici e studi: 90 fogli (oltre 30 su lucido) raffiguranti scrivanie, tavoli, sedie, uffici, sale riunioni e sale d'aspetto, ambientazioni di studi per avvocati, direttori generali, con dettagli su librerie e cassettiere. Le linee vanno dallo stile più classico degli anni Quaranta fino a quello più lineare ed essenziale degli anni Settanta. – Negozi: 290 fogli (140 ca. su lucido). Viste prospettiche e interni di negozi di tutti i generi: tessuti, profumerie, tabaccherie, gioiellerie, abbigliamento, camicerie, farmacie, pasticcerie, bar, ristoranti, librerie. Dettagli per vetrine, banconi, sale prova, insegne. Interessante documentazione della vecchia Torino, testimoniata da grandi nomi quali: Galup, Reiteri, Gaidano, Gorra, la Friulana, Colombino, Pivano... L'archivio comprende anche 35 fogli sciolti (di cui 21 su lucido), riguardanti il Teatro, con scenografie (ad esempio per "La Fuggitiva") ma anche studi di allestimenti, dalla cassa ai camerini, dal bar alla scena, saloni di ingresso (relizzato per la sede della RAI). Inoltre un interessante assieme di 32 cartoncini, su cui sono applicati affiancati progetti e fotografie dei mobili realizzati. La maggior parte riguarda scrivanie e studi. "Interessante strumento di analisi del processo di creazione. L'opera del designer deve essere considerata tra le operazioni più determinanti e significative per la visone del mondo di un'epoca... la casa è un'identità che ogni uomo vuole o vorrebbe a propria immagine e somiglianza, in cui intende riconoscersi, e che pertanto esprime la sua cultura". Cfr GRAMIGNA Design Italiano 1950-2000, pp. 13-17. Archivio di eccezionale interesse per la storia del design minore in Italia negli anni a cavallo della guerra. I mobili, nel caso i progetti fossero approvati e quindi realizzati, costituiscono dei pezzi unici. Da segnalare l'accurata perizia e l'abilità pittorica con le quali questi progetti sono stati realizzati dagli architetti dello Studio Steffenino, in un periodo in cui i computer ed autocad erano lontani da venire. La ditta Steffenino venne registrata alla Camera di Commercio nel 1931 come attività di falegnameria a carattere artigianale con sede in Corso Novara; nel corso di pochi anni crebbe e si specializzò come studio di progettazione di interni.

€ 48.000
best replica watches websites