BOCCACCIO, Giovanni.

La Theseida, da Messer Tizzone Gaetano di Pofi diligentemente rivista.

(In fine:) Impressa in Vinegia per me Girolamo Pentio da Lecco a 7 di marzo 1528,

in-4 (220x160), ff. 66 n.n. (segn.: A-O4, P6, S4), testo in carattere corsivo su due colonne; leg. primo '800 in mezza pelle verde, tassello e fregi oro al dorso. Frontespizio figurato con bella cornice silografica in quattro blocchi con motivi floreali e putti, assai elaborata e decorativa. In fine grande impresa dello stampatore (Girolamo Penzio da Lecco), già di Jacopo Pencio, con Pegaso entro cornice di mm 82x70, arricchita di fregi silografici (non riscontrata dai comuni repertori). Terza edizione (prima Ferrara 1475, seconda Napoli ca. 1490) della Teseida, poema in dodici libri in ottave, composto tra il 1339 e 1441, nel quale Boccaccio si propose di rinnovare in volgare il genere epico. L'opera è preceduta da una dedica del Boccaccio di tre pagine in prosa a Fiammetta. L'edizione è arricchita da una dedica di Tizzone Gaetano al signor Pirro di Gonzaga. Tizzone fu un noto ed operoso collaboratore culturale dell'editoria veneziana cinquecentesca, che nel 1524 approntò l'edizione dell'Elegia di Madonna Fiammetta e curò, negli anni successivi, le Stanze del Poliziano, il Filocolo e la Teseida appunto, ove appare costante la sua preoccupazione di restituire i testi al loro aspetto originario. Assai rara (censita in sole 16 biblioteche italiane). Bell'esemplare (tracce di polvere e antichi restauri sul primo e ultimo foglio).

Gamba 218: ''Rarissima''. Bacchi della Lega 126. Mostra di manoscritti, documenti e edizioni, Firenze 1975, 74. Adams-B 2186. STC 111. Essling II/2, p. 655. Sander 1095.

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