PALLADIO RUTILIO, TAURO.

La Villa di Palladio Rutilio Tauro Emiliano, tradotta nuovamente per Francesco Sansovino, nella quale si contiene il modo di cultivar la terra di mese in mese, di inserir gli arbori, di governar gli horti, & i giardini, con la proprieta de frutti, delle herbe, & de gli animali, con molte altre cose utili a prò del contado.

Venetia, 1560, (Colophon: In Venetia, 1560 (In Venetia, appresso Francesco Sansouino, 1561),

in-4 (200x140 mm), cc. (4), 88 (4), ultima bianca, errata in fine. Bella legatura in p. vitello, filetti a secco ai piatti e fregi a secco alle cerniere, titolo e fregi in oro su dorso a nervi, tagli spruzzati (mancanze alla cuffia superiore, cerniere deboli e difetti agli angoli); car. corsivo, testatine, finalini, iniziali ornate. Rutilio Tauro Emiliano Palladio viene annoverato tra gli Scriptores Rei Rusticae o Geoponici, ovvero quel grupppo di autori greci o romani che scrissero in tema di allevamento e di agricoltura. La presente opera, in latino con titolo ''Opus agriculturae'' o ''De re rustica'', si divide in tredici libri: il primo ha carattere introduttivo mentre i successivi dodici libri riproducono una sorta di calendario rurale (uno per ciascun mese). L'organizzazione della materia sotto forma calendario (e quindi con finalità pratiche che non superano l'orizzonte della quotidianità) è forse l'aspetto più originale e interessante dell'opera di Palladio e documenta il ripiegamento del sistema agricolo verso forme non più orientate al mercato e allo scambio tipico della tarda antichità. Ottimo esemplare, freschissimo (salvo leggeri aloni al margine interno dei primi e degli ultimi 4 fogli e una macchia alle carte 59-61)

Simon, 325.

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