GELLIUS, Aulus.

Noctes Redditae nuper omni discussa caligine micantissimae.

(In fine:) Impressae sunt Florentiae sumptibus Philippi de Giunta Florentini. Anno MDXIII mense Ianuario (Firenze 1513),

in-8, ff. (16), 64, 66-247, 275-330, con errori di numerazione, preziosa rilegatura fiorentina dell'epoca in cuoio fulvo, i piatti ornati da vari riquadri di filetti ed una bordura a secco e da un fregio centrale dorato ad interlazzi, dorso con filetti a secco, tagli dorati e cesellati (restauro alla parte inf. del dorso, 3 nastri in seta verde conservati). Titolo entro bella, larga, bordura silogr. con fiori, putti e grotteschi (lo stemma in basso al centro anticamente riempito in inchiostro bruno); car. corsivo, numerosi passaggi in greco, gran numero di iniziali ornate da interlazzi, impresa giuntina in fine. Dedica di Carlo Aldobrandi a Lorenzo de Medici. Prima ed unica edizione giuntina dell'opera in 20 libri, in parte mutili in origine, in cui Aulo Gellio (130-175 d.C.) raccolse, ad uso dei propri figli, il frutto delle sue ricerche e letture, effettuate per lo più ad Atene nelle serate invernali. Numerose e frammentate sono le materie trattate, ma il suo pregio va ricercato nei passi citati da opere di antichi autori altrimenti perdute. Stimata ed assai rara edizione giuntina, notevole per l'elaborata bordura silogr. adorna di figure mitologiche e maschere grottesche, descritta dal Sander, 3063. L'esemplare, marginoso seppur con lievi aloni, è interessante per la bella legatura d'epoca.

Renouard 37.50. Bandinius II,42. Camerini, Annali n. 50: ''Edizione mai ripetuta. Oggi assai rara''.

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