DENTE , MARCO.

Venere e Amore portati da delfini.

1516,


foglio mm 283x190, inciso a bulino, nel margine inferiore sinistro è presente il monogramma "SR" , firmata in basso a destra'Gio. Marco Paluzzi Formis Roma', III stato/III.Le stampe che gli si attribuiscono sono raggruppate sulla base della sigla "SR" - che il Vasari disse essere "il segno di Raffaello", adottato dal Dente come proprio - o della lettera "R" che le contrassegna, come "Scultore Ravennate". La prova, contrastata e nitida, edita nel terzo stato di 3 da Marco Paluzzi, stampatore a Roma attivo a partire dalla seconda metà del XVI secolo (cfr. C.L.E.Whitcombe, 'Print Publishing in sixteenth-century Rome', Turnhout, 2008, pp.370-3), è impresso su carta databile alla metà del Cinquecento. Il soggetto è tratto da un disegno di Raffaello per l'affresco eseguito dall'allievo Giulio Romano intorno al 1516, sulla parete della Stufetta del Cardinal Bibbiena.Esemplare ben conservato con bei margini.

Adam von BartschLe Peintre graveur. Vienna, 1803, cat. no. XIV, p. 244.Raphael Invenit: stampe da Raffaello nelle collezioni dell'Istituto Nazionale per la GraficaExh. cat. Rome, 1985, cat. no. Stufetta II.1, p. 61, ill.Bertelà, n. 219. Antonella Imolesi PozziMarco DenteUn incisore ravennate nel segno di Raffaello.

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