CASORATI, Felice.

Donna che sogna.

Torino, Collezione del Bibliofilo, 1946,

Litografia originale (mm 500x350 ca) con la firma autografa a lapis "F.Casorati" in maiuscola a sinistra del margine inferiore, e la numerazione "55/100" a destra. Una delle dieci litografie stampate al torchio a mano, serie tirata a 100 esemplari e le lastre poi levigate. Tutte le litografie della serie sono accomunate dal tema del nudo, uno dei classici temi accademici, benché Casorati avesse frequentato legge e non l'accademia. L'attenzione al corpo umano, molto spesso nella sua nudità, rappresenta uno dei motivi da lui più analizzati lungo tutto l'arco della sua vita creativa. "il nudo di donna diviene una presenza quasi ossessiva e reiterata all'interno del suo operare; è simbolo di una ricerca e razionale ... il motto Numerus, mensura, pondus, che nella sua brevità ci da forse il ritratto intimo più aderente dell'uomo e dell'artista, aiutandoci anche nel reperire la chiave di lettura necessaria per decodificare l'attitudine mentale del suo fare pittura ... propone regole matematiche nella costruzione del corpo ... che Casorati ben conosce e utilizza quasi come schemi mentali per costruire le sue figure all'interno dello spazio dello studio o di una stanza" (Claudia Gianferrari). Impresse subito dopo la guerra, queste litografie sono rare e si trovano spesso su carte di diverse grammature e tonalità a causa della scarsa reperibilità della materia prima nel periodo postbellico.

CARLUCCIO 1964 p. 304; Carluccio, Opera Grafica, n. 51.

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