MEDICI, Lorenzo de'.

Canzone a ballo composte del magnifico Lorenzo de' Medici e da M.Agnolo Poliziano ed altri autori,

insieme con la Nencia di Barberino e la Beca di Dicomano composte dal medesimo Lorenzo. Nuovamente ricorrette. Manoscritto su carta, XVII secolo,

in-4 (mm 220x160), ff. (1), 51, (4, con indice), 8 n.n. bianchi, leg. 700esca in p. pergamena, titolo e filetti oro al dorso. Testo vergato in elegante e leggibile grafia della metà del XVII secolo su due colonne per pagina. Al tit. grande figura disegnata in inchiostro scuro, riprodotta fedelmente dall'edizione a stampa del 1568, raffigurante Lorenzo de' Medici per strada davanti al proprio palazzo in via Larga; alle spalle alcune fanciulle cantano in coro. Una fanciulla porge a Lorenzo un oggetto, forse un tamburello a sonagli oppure il piatto per la questua, l'altra il "majo", ovvero l'albero di maggio, secondo un'antica tradizione legato alle feste del calendimaggio. Trascrizione manoscritta della seconda edizione della "Canzone a ballo" di Firenze del 1568 (prima edizione Firenze 1562) composte da Lorenzo (1449-1492), dal Poliziano e da altri personaggi della Firenze della fine del Quattrocento sulla scia delle canzoni popolari; insieme a questi componimenti furono editi nel 1568, e qui trascritte, la Nencia da Barberino e la Beca di Dicomano, di cui autore è in realtà il Pulci e non Lorenzo come indicato al tit. Ottimo esempl. che testimonia la larga diffusione che l'opera dovette avere anche in copie manoscritte. Provenienza: al tit. timbro antico di Pietro Odescalchi (1789-1858).

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