TRISSINO, Giovanni Giorgio.

Dialogo del Trissino intitulato il Castellano, nel quale si tratta de la Lingua Italiana.

S.n.t. (ma Vicenza, Tolomeo Gianicolo, 1529), in-folio piccolo (mm 275x175), ff. 20 non num., segnatura A e B8, C4. Legatura antica in cartonato muto. Impresa di Gianicolo al titolo raffigurante il vello d'oro su un albero custodito da un serpente, con le iniziali ''PT. IA.''' il tutto racchiuso in una bordura a filetti con un motto greco tratto dall'Edipo Re di Sofocle.. Edizione originale, assai rara, di opera composta in forma di dialogo ambientato nei giardini di Castel Sant'Angelo tra il castellano fiorentino Giovanni Ruccellai, alter ego del Trissino e Filippo Strozzi. L'opera si inserisce all'interno del dibattito 500esco sulla lingua italiana: il Trissino (illustre letterato e poeta, di Vicenza 1478-1560) sostenne l'importanza degli apporti di vari dialetti, dal napoletano al veneziano, dal siciliani al lombardo, nella formazione di una lingua nazionale; «lo scopo principale... di mostrare che la nostra lingua deè chiamarsi italiana, e non fiorentina o toscana» (Gamba). Ottimo esemplare a grandi margini, assai fresco. Morsolin, Giangiorgio Trissino. Monografia d'un gentiluomo letterato nel secolo XVI, p. 479. Gamba 1704. Adams T 950. Mortimer 507 (nota).STC 381.
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