POLI, Giuseppe Saverio

Elementi di fisica sperimentale composti per uso della Regia Università 

Venezia, presso Andrea Santini e Figlio, 1811,

Cinque volumi in 8vo (mm 190x118), pp. 310; 248; 284; 296; 312, con complessive 24 belle tavole incise su rame e più volte ripiegate al fondo dei volumi che raffigurano diverse attrezzature di laboratorio. Elegante legatura coeva in mezza pelle verde con fregi e titoli oro al dorso firmata Bartolomeo Rigo. Ex libris di Luigi Zanzi applicato alla prima pagina di ogni tomo. Lieve spotting alle pagine ma buon esemplare.

La presente è senza dubbio l'opera più nota del medico e naturalista Poli (1746-1825): fu utilizzata da Alessandro Volta per le sue lezioni universitarie e fu letta e studiata persino da Giacomo Leopardi. Edizione novissima tratta dalla quinta edizione di Napoli, rinnovata e notabilmente accresciuta e corredata di note dall'Autore.

Grazie ai suoi molti viaggi, che lo misero in rapporto e in corrispondenza con autorevoli esponenti del mondo scientifico internazionale, il Poli pubblicò numerosi saggi su diversi argomenti tra cui geologia, zoologia e meteorologia, in particolare con i trattati sul tuono e sui fulmini. A Poli si deve la scoperta delle vescicole interradiali del sistema acquifero degli echinodermi, che portano il suo nome.

 Manca al Ricciardi.

€ 600
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