TIRO CONTROLA GRANDINE.
Gli spari contro la grandine.Atti del Primo Congresso dei Consorzi di tiro contro la grandine ed esperimenti pubblici di cannoni tenutosi in Casale Monferrato nei giorni 6-8 nov. 1899.
Casale, Tip. Cassoni, 1899,
in-8 grande (250x170 mm), pp. 232, (16 di pubblicità commerciale di vari modelli di cannone antigrandine e altri strumenti agricoli, su carta azzurra), brochure editoriale. Con ritratti e una tavola topografica ripiegata f.t.. Interessanti e curiose relazioni sugli esperimenti tecnici e scientifici effettuati in Italia settentrionale. Verso la fine dell'Ottocento studiosi di nazionalità diverse e Luici Bombicci in Italia proposero un nuovo metodo per ovviare ai danni alle colture agricole usando mezzi di artiglieria contro la grandine (cfr. Bisocchi 1916, p.15.) Nel 1897 in Stiria era stata approntata una campagna di difesa con cannoni anti grandine. L'eco dei risultati, abbastanza lusinghieri, fece il giro dell'Europa e si diffusero centri sperimentali in Francia, Dalmazia, Ungheria, Spagna e Svizzera. L'anno successivo, grazie all'opera di diffusione dell'agronomo ed editore Edoardo Ottavi, anche in Italia si iniziarono a sperimentare gli spari grandinifughi. Dopo alcuni mesi di esperienze e tentativi coronati più o meno da successi, fu riunito un primo congresso a Casale Monferrato. Gli atti del congresso contengono dunque numerose ed interessanti spiegazioni scientifiche, per lo più non concordi, sull'efficacia dell'uso dell'artiglieria per contrastare la grandine. Buon esemplare, con qualche arrossatura e lieve mancanza al margine esterno dei primi fogli.
Failla, Agronomi in Lombardia, p. 343-345.