BARUFFALDI, Girolamo.
Grillo. Canti dieci d'Enante Vignajuolo
(pseudonimo di Gir. Baruffaldi). Verona, Giov. Alb. Timermani, 1738,
In-8, pp. (12), 244, Legatura coeva in cartone alla rustica. Antiporta inciso in rame da Francesco Zucchi dal disegno di M. Spada, vignetta al titolo e 10 deliziose testate riferite all'argomento di ogni canto, anch'esse dello Zucchi; una piccola silografia in fine ai canti, tranne il settimo e l'ultimo. Prima edizione di questo poema giocoso di oltre settecento strofe in ottava rima, nel quale si burla l'arte medica. La produzione burlesca, satirica e didascalica di Girolamo Baruffaldi il Vecchio (Ferrara 1675 - Cento 1755), assai noto per "La Tabaccheide" e "Il Canapaio", e ancora oggi molto stimata dagli studiosi di storia del costume. Magnifico esemplare con barbe.
Al contropiatto anteriore ex-libris inciso tardo settecentesco - con stemma marchionale della panoplia con lo scudo con al centro una stella - della famiglia Dionisi, tra le più antiche della nobiltà di Verona: il marchese Gabriele (1719-1808) fu l'artefice della ristrutturazione della villa a Ca' del lago di Cerea nonché del riordino e aggiornamento della biblioteca. La famiglia Dionisi aveva destinato al piano nobile la funzione di libreria e sala di lettura, precoce esempio di centro culturale dove si riunivano artisti e letterati. Dopo la dispersione delle migliaia di volumi del fondo antico, conserva ora i libri sul mobile d'arte contemporaneo della Fondazione Aldo Morelato.
D.B. It., vol. 7, pp.6-9.