GIRALDI CINTHIO, Giov. Battista.
Hecatommithi, overo Cento Novelle...nelle quali s'esercita il vero parlar Toscano...e le varie maniere del viver Humano.
2 parti in un vol. in-4, pp. (12), 494, (2 bianche); (8), 458 (manca un f. bianco in fine); legatura coeva piena pergamena rigida, nome dell'a. ms. al dorso, tagli marmorizz. Impresa tipografica su entrambi i frontespizi, iniziali silogr., car. corsivo. Dedica dello stampatore Pulciani a Giov. Giacomo Giuliani. Pregevole settima edizione (la prima Mondovì, 1565), di questa celebre raccolta di novelle che ricalca vagamente la struttura del Decamerone. Le novelle, di vario argomento e distribuite in dieci "deche", sono narrate per passatempo da una brigata di giovani. Com'è noto, si tratta di un'importantissima fonte per il teatro di Shakespeare: due di queste novelle ispirarono le trame di "Otello" e di "Misura per Misura" (cfr. Bullough, Narrative and dramatic sources of Shakespeare), mentre un'altra è legata alla "Notte dell'Epifania". Benché considerata per lungo tempo un esempio di letteratura controriformista, l'opera fu messa all'Indice nel 1580; è recente la sua rivalutazione critica per l'originalità nell'ambito dei canoni novellistici cinquecenteschi. Esempl. discreto (con firme di possesso sul titolo, margine inferiore del medesimo rifatto, lieve alone d'umido e forelllini di tarlo nel margine bianco infer. delle pp. 381-396).
Borromeo, Notizia de' Novellieri, p. 29. Papanti p. 175. Passano p. 356. Michel-Michel IV, 56.