BLONDUS, Flavius.

Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades. (Segue, di AENEAS SYLVIUS:) Abbreviatio supra decades Blondi.

(In fine, recto dell'ult. f. del quad. I:) Venetiis, per Thomam Alexandrinum (de Blavis), 28 giugno 1484,

in-folio (325x225 mm), ff. (302, il primo bianco mancante; segn. a-g8, h10, i-u8, x10, A8, B14, C-I8; AA-DD8, EE-FF10), legatura ottocentesca m. pergamena. Testo in carattere tondo, iniziali dipinte a mano in rosso e blu. Al f. a2r iniziale miniata con corpo della lettera in oro e decoro a bianchi girari su fondo blu con ampia estensione nel margine bianco. Seconda edizione (prima Venezia, O. Scoto, 1483) di questa celebre opera storica che nelle tre decadi abbraccia un periodo di oltre mille anni, dal 410 (Roma presa da Alarico) al 1439 (chiusura del Concilio di Firenze), molto stimata dai contemporanei ed anche dai posteri: «(Biondo) avvertì la importanza delle mutazioni e trasformazioni operate dall'invasione dei barbari, i segni dell'età che ne seguì contrapponendo a quei dell'antica: fece stima giusta delle storie contemporanee, oculato assai nella scelta e nel raffronto degli autori, e serbò pur nell'esposizione un fare sciolto…» (Carducci). Gli ultimi 52 ff. contengono il compendio di queste Storie del Biondo fatto da Enea Silvio Piccolomini, Papa Pio II, pubblicato per la prima volta a Roma nel 1481. Flavio Biondo (Forlì 1392 ca. - Roma 1463), storico e filologo, profondo conoscitore delle antichità di Roma e dell'Italia, è sicuramente una delle figure più interessanti del pieno umanesimo quattrocentesco. Incunabulo di notevole importanza e rarità. Esemplare in ottimo stato, ampi margini (note di mano coeva nei margini del f. d'inizio; due ex-libris di collezione).

BMC V, 317. Goff B-699. IGI 1757 e 7753. Hain 3249. Inc. Bibl. Vat. B-334. CIBN P-495. Proctor 4758. GW 4420.

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