CORTESE, Giovanni Battista.

Il Selvaggio di m. G.B. Cortese da Bagnacavallo, in cui si trattano innamoramenti, battaglie, et altre cose bellissime, con somma diligenza ridotto, et nuovamente stampato, et non piu per lo adietro venuto in luce.

In Vinegia, 1535 (In Vinegia, per Giouan'Antonio di Nicolini da Sabbio, 1535 del mese di zugno),

in-4 (209x146 mm), ff. 128 n.n. (A-Q8), raffinatissima legatura ottocentesca in marocchino granata con stemma della Bibliotheque de Mello ai piatti, tagli dorati, ricchi fregi vegetali angolari ai piatti e al dorso, dentelle interna, titolo sul dorso a 5 nervi, il tutto impresso in oro (firmata Belz-Niédrée). Al piede del titolo, impresso in capitali, il privilegio in corsivo "si vieta che niuno ardisca d'imprimere..."; al verso la dedica dell'autore al conte Giovanni Sassatello, che precede il testo in corsivo su 2 colonne; al verso dell'ultimo foglio bella silografia a mezza pagina: notevole è la vedutadi Veneziaa volo d'uccello, con la Piazzetta e la basilica di S.Marco, in basso l'avvertimento: "Nemo hoc signo imprimere audeat". Traccia di timbro privato abraso al primo ed ultimo foglio. Il volume fu fatto rilegare dal Barone Florentin-Achille Seillière intorno al 1860 ca, dopo la morte del padre quando ereditò la proprietà del Chateau de Mello e la sua biblioteca. La vasta raccolta libraria (quasi un centinaio erano le rilegature dei medesimi rilegatori, con due timbri a secco) fu venduta all'asta da Sotheby's nel 1887 e poi da Drouot nel 1890, (questo esemplare era il lotto 513 ). Prima ed unica edizione di rarissimo poema cavalleresco, che costituiscel'unica testimonianza sull'autore. “Questo poema in ottava rima è diviso in quattro libri, il primo dei quali ha canti V, il secondo X, il terzo VII ed il quarto IV” (Melzi Tosi, 1838, n. 600) e conserva l'impianto tipico dei poemi che l'hanno preceduto; tra i protagonisti ritroviamo Bradamante, Carlo Imperatore, Astolfo, Rinaldo. La preziosa legatura venne realizzata dopo il 1860, quando Jean-Philippe Belz (1831-1917) rilevò l'attività del suocero e iniziò a firmare le legature Belz-Niedrée. Jean Edouard Niedrée fu celebre legatore parigino, che attribuiva molta importanza all'estensione dei margini dei volumi: "La conservation des marges était pour lui l'objet des plus grands soins à tel point qu'il lui arrivait de rendre aux bibliophiles des volumes plus grands qu'il ne les avait reçus. Pour obtenir ce résultat, il remettait le livre en feuilles et le laissait passer quelque temps dans un endroit humide, puis il le mettait en pièces et le battait, après il recommençait l'opération". Celebre è la provenienza: la Bibliotheque de Mello dove confluirono i romanzi cavallereschi del marchese José di Salamanca (1811-1883): in ottimo stato, accuratamente rinfrescato. Opera molto rara (censita in una decina di biblioteche pubbliche italiane ma introvabile in commercio) in legatura d'amatore.

Ferrario IV, 177. Brunet II, 313. Melzi Tosi, pp. 127-128. Essling II p. 664.Labibliotheque de Mello: Catalogue .. of the late Baron Seillière. Sotheby, 1887. Catalogue de... la bibliothèque de feu M. le baron Ach. S******, Paris, Porquet, 1890, n. 513.

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