MASCARDI, Agostino.
La Congiura del Conte Gio. Luigi Fieschi descritta
in-4 (mm 225x165), pp. (8 compreso frontespizio inciso), 107, (1), raffinata legatura di qualche decennio posteriore in marocchino granata, triplice filettatura ai piatti, titolo e ricchi motivi vegetali al dorso, dentelle interna, il tutto impresso in oro (opera di uno dei più celebri rilegatori francesi del XVIII secolo Antoine-Michel Padeloup (1685-1758), come si evince da piccolo tassello cartaceo coevo applicato al frontespizio "Relié par Padeloup Relieur du Roy, place Sorbonne à Paris"). Bellissimo frontespizio allegorico inciso in rame. Precede il testo la dedica a Ercole Trivulzio. Edizione contemporanea all'originale veneziana e ad una milanese del Bidelli. L'autore narra la congiura ordita dal Fieschi nel 1547 ai danni di Andrea Doria: nella fasi iniziali dell'insurrezione però il Fieschi, cercando di salire su una galea dei Doria, cadde in acqua e annegò, ponendo fine alla congiura. Il Mascardi (1591-1640), nativo di Sarzana, fu cameriere d'onore di papa Urbano VIII, professore di retorica alla Sapienza e membro dell'Accademia degli Umoristi. Compose versi latini (Silvarum libri IV, 1622) e Prose vulgari (1620) di vario argomento. La sua opera maggiore è il trattato Dell'arte historica (1636), che compendia la concezione barocca di una storiografia basata sulla «ragion di stato». Magnifico esemplare di illustre provenienza (Beckford Collection), importante fonte documentaria per la storia genovese.
Vinciana, 788: ''Rarissima ediz. coeva all'originale''. Brunet, III, 1514. Soprani, p. 7. Gamba, 2004 (note).