La Mimica degli Antichi investigata nel gestire napoletano.

Napoli, Stamperia e Cartiera del Fibreno, 1832,

in-8, pp.(2), XXXVI, 380, (4), leg. lievemente posteriore in mezza tela e angoli, con al dorso applicata porzione di leg. coeva in pelle, con titolo oro su tassello verde. Dedicato dall'a. a S.A. Reale Federico Guglielmo principe ereditario di Prussia. Corredato in fine di 21 interessantissime tavole in rame f.t. (su 21 totali; purtroppo mancante la tavola 19): le prime 16 sono opera del grande artista Gaetano Gigante (vedi nota in calce a pag. VII) ed incise all'acquatinta da le Baron de Clugny de Nuis, ''série de Bambocciate, en nombre de 16, à la manière de lavis'' (come si legge nell'avviso al lettore al verso del titolo); raffigurano scene popolari di straordinario interesse per la conoscenza della mimica e della gestualità così istintiva e familiare nella comunicazione verbale dei Napoletani; le altre 5 tavole sono al tratto e raffigurano gesti di personaggi dell'antica Grecia, la varia posizione delle dita nell'indicazione di numeri e di particolari messaggi espressivi. Prima edizione, ed unica, di questo studio approfondito, pregiato ed unico in materia, di notevole interesse anche per le affinità con la gestualità dell'arte drammatica (già molto apprezzato dal noto giornalista-scrittore Luigi Barzini in un'ampia recensione apparsa sul ''Corriere della Sera'' del 15 luglio 1958). Il canonico napoletano A. De Jorio fu profondo conoscitore di archeologia e storia patria ed autore, oltre il presente, di numerosi studi e guide, specialmente concernenti Pozzuoli, ove trascorse buona parte della sua vita. Ottimo esempl.

Manca al Fera-Morlicchio e alle bibliografie e cataloghi consultati.

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