TASSONI, Alessandro.

La Secchia rapita. Poema eroicomico.

Parigi, Lorenzo Prault e Pietro Durand, 1766,

2 volumi in-8, pp. (4), CVIII, 128; (2), 239, (1); leg. del primo 800 in p. pelle bruna, dorsi a nervi con fregi oro e duplice tassello in pelle granata per i tit. oro. Stupenda edizione illustrata: 2 tit. incisi con differente vignetta, dedica figurata inc., ritratto in medaglione all'inizio della vita, 12 testate e 12 finalini incisi da Le Roy e 12 belle tavole f.t. finem. incise da Duclos, Nèe, Le Roy, Pasquier, Rosseau e Simonet, il tutto dai disegni di Gravelot. Precedono la Vita dell'autore scritta da L.A.Muratori e le Riflessioni di Pietro Perrault; in fine ad entrambi i volumi le Dichiarazioni dello stesso Tassoni. Com'è noto, "La secchia rapita", composta in ottava rima, pubblicata per la prima volta a Parigi nel 1622, è sicuramente l'opera più famosa di A. Tassoni (Modena 1565-1635) ed uno dei poemi più fortunati e meglio riusciti del genere eroicomico della letteratura italiana. Notissima è la trama: durante una scaramuccia tra bolognesi e modenesi, quest'ultimi riescono a penetrare nel cuore di Bologna dove, assetati, rubano una secchia da un pozzo e, rifiutandone la restituzione, scatenano una complicatissima guerra che si concluderà solo grazie all'intermediazione del legato pontificio. Nonostante l'azione si svolga nel sec. XIII, i riferimenti alla contemporaneità sono numerosi ed espressi con arguzia e vivacità. Ottimo esempl. (i due fogli di titolo lievemente bruniti; timbro nobiliare a secco nel margine del primo).

Cohen-Ricci 980-81: «Jolie édition bien illustrée». Boissais-Deleplanque 168. Gamba 2097, note: «Tra le più splendide per lusso tipografico l'edizione di Parigi, Prault, 1766..».
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