PROCLO.

La Sfera di Proclo liceo.

Tradotta da Maestro Egnatio Danti, cosmografo del ser.mo Gran Duca di Toscana. Con le Annotazioni, & con l'Uso della Sfera del medesimo. In Fiorenza, nella Stamperia de' Giunti, MDLXXIII (1573),

2 parti in 1 vol. in-4 (mm 217 x 157), pp. (8), 55, (1 bianca); 33, (3). Legatura in pergamena floscia coeva con tracce di legacci ai piatti. Frontespizi con vignette silografiche, nella prima parte raffigurante una sfera terrestre, alle armi dei Medici con la scritta greca "Kosmos", in ricordo del nome del Granduca Cosimo, e una sfera armillare per la seconda. Numerose belle figure tecniche nel testo ed iniziali istoriate. Precedono "La sfera di Proclo" una dedica del traduttore a Isabella de' Medici e una "Vita" di Proclo. L'"Uso della Sfera" è invece dedicato al Marchese di Castiglione Diomede della Cornia. Prima edizione della seconda traduzione in italiano del trattato del filosofo neoplatonico e matematico Proclo di Costantinopoli (c. 410- 485). La traduzione venne curata da Egnazio Danti (frate domenicano, noto al secolo come Pellegrino Rinaldi, 1536-1586), celebre matematico ed astronomo della corte medicea e papale. Con la presente seconda traduzione italiana dell'opera di Proclo (la prima era apparsa nel 1556 a cura di Tito Giovanni Ganzarini) i Giunti pubblicarono l'editio princeps del "Trattato dell'Uso della Sfera" dello stesso Danti, in cui si spiega come si costruisce la sfera armillare e come utilizzarla per conoscere l'ora e la latitudine in cui si possono trovare le stelle. Bell'esemplare.

Camerini, Giunti di Firenze, II, 22. Adams P-2137. B.M. STC 541. Houzeau-Lancaster 430. Cantamessa I, n. 2064 (sub Danti).

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