CITOLINI, Alessandro.
La Tipocosmia.
In-8 (mm158x108), pp. (16, l'ultima bianca), 552; legatura in piena pergamena con titolo manoscritto su tassello al dorso. Prima ed unica edizione di questa che Riccardi definisce ''...una sinopsi delle scienze...''. Suddivisa in sette dialoghi,articolata in sette giornate, sul modello della creazione del mondo, tratta di astronomia, aritmetica, geometria e geografia. Il fine della Tipocosmia è quello di offrire un modello di organica strutturazione del sapere a fini mnemonici e retorici. Evidente è il nesso di questo lavoro del Citolini con le ricerche del suo maestro Giulio Camillo (Idea del theatro). L'autore ricevette numerose accuse di plagio, in parte dovute alla divisione del dialogo in sette giornate, in base a quel ritmo settenario che scandiva l'organizzazione e le corrispondenze del Teatro del Delminio, motivate anche dall'esplicita eterodossia religiosa del Citolini. La ricerca dell'autore si muove in una prospettiva in parte autonoma, specie in relazione a quegli interessi simbolici, ermetici, cabalistici e magici che costituiscono un elemento essenziale dell'opera di Giulio Camillo e ne offrono la più efficace chiave interpretativa.Il 16 settembre 1565, l'inquisitore di Conegliano definiva l'autore della Tipocosmia come un personaggio ben noto, "già molt'anni bandito per heretico, et habita fra heretici in Geneva et Chiavenna", chiedendo l'autorizzazione a confiscame i beni. Il Citolini verrà esiliato in Inghilterra. Il lavoro dell'esule italiano verrà largamente utilizzato e spesso letteralmente tradotto da John Florio nella parte grammaticale annessa ai suoi Firste Fruites (London 1578), pur senza-citare mai l'autore. Il Florio ricorderà invece lo straordinario repertorio lessicale costituito dalla Tipocosmia nella prefazione del suo celebre dizionario anglo-italiano (A Worlde of Wordes, London 1598). Esemplare con difetti, lievi macchie d'umido nel margine inferiore di alcuni fogli, macchiette marginali marroni su alcune pagine intorno a pagina 243 (non intaccano il testo), nel complesso si tratta di un esemplare discretamente conservato.
GAMBA, 1324. HOUZEAU & LANCASTER, 2609. RICCARDI I, 354.Graesse II,p.189.