DOLCE, Lodovico.

La vita di Giuseppe, discritta in ottaua rima.

In Vinegia, appresso Gabriel Giolito De' Ferrari, 1561,

in-4, ff. 43, (1), bella legatura coeva in piena pelle bazzana, ai piatti un sottile filetto e al centro un fascio di cinque frecce, accompagnato dal motto "Sans despartir", sormontato da una corona comitale a sette palle, il tutto impresso in oro. Questa impresa della nobile famiglia piemontese dei San Martino d'Aglié, è attestata sin dal XV secolo e fu ampiamente utilizzata, soprattutto nel XVII secolo dal conte Filippo, accanto o in sostituzione dello stemma. Al titolo ed in fine imprese dello stampatore; l'incipit di ciascuno dei tre canti è illustrato da iniziali istoriate e da testatine su 1/3 di pagina con avvenimenti importanti della vita di Giuseppe. Prima ed unica edizione di questo poema sacro in ottave ispirato alla vita del patriarca Giuseppe, il penultimo dei 12 figli di Giacobbe, opera del celebre Lodovico Dolce (1508-1568) poligrafo veneziano a lungo attivo accanto alla famiglia Giolito. Ottimo esemplare in bella legatura coeva di illustre famiglia piemontese (alcune lacune di doratura nell'impressione delle armi e qualche lavoro di tarlo).

Bongi, II, p. 130: ''Ha un certo tal quale lusso di stampa... Non ebbe ristampe''. Brunet II, 791. STC, p. 222. IEssling, II, 2, 676. Manca ad Adams.MALAGUZZI, Legatori e legature del Settecento in Piemonte, fig. 25 IDEM, De Libris compactis. Legature di pregio in Piemonte. Il Canavese, 30a
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