VERRI, Alessandro.

Le notti romane al sepolcro de' Scipioni.

In Roma, per Filippo Neri, 1792,

in-16 (185x110 mm), pp. (IV), 224, legatura quasi coeva in gusto romantico, in mezza tela, piatti in cart. marmorizzato, titolo in oro su tassello al dorso, tagli spruzzati. Alessandro Verri fu fratello minore del più celebre Pietro, giornalista e storiografo, collaboratore del Beccaria. Redasse la sua opera più importante "Le notti romane" traendo spunto dalla presunta scoperta sulla Via Appia delle tombe appartenute alla famiglia degli Scipioni nel 1780. L'autore immagina le ombre degli illustri Romani (Cicerone, Pompeo, Ottaviano, Orazio, ecc.) a colloquio intorno ai Sepolcri. L'opera ebbe una larga diffusione in Europa, con traduzioni in otto lingue e più di cento ristampe fra il 1792 e il 1886. Prima edizione delle prime tre notti, le altre 3 furono pubblicate solo nel 1804, come l'editore Filippo Neri scrive nell'Avvertimento al Lettore: "è anche sospeso il mio giudizio se questa sia opera compiuta, o soltanto una parte". L'opera fu pubblicata anonima, e sempre l'editore spiega l'artificio escogitato dal Verri: "questo volume fu da me... ritrovato... tra molte carte... neglette in una abitazione ruinosa del monte Esquilino". Rara "prima edizione tirata a soli 250 esemplari" (cfr. Melzi). Esemplare in perfetto stato di conservazione.

Parenti, 508. Melzi, II, p. 246 'prima edizione tirata a soli 250 esemplari, che ebbe varie ristampe'

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