GEYLER von KAISERSBERG, Johann.

Navicula sive speculum fatuorum prestantissimi sacrarum literarum doctoris Joannis Geyler Keysersbergii concionatoris Argentinensis in sermones...

atquae a Jacobo Othero diligenteer collecta. Compendiosa vite eiusdem descriptio... (In fine, colophon:) Argentorati trascriptum.XVI. die mensis Ianuarij. An. M.D.XI. (Strassburgo, Johannn Prüss, 1511),

in-4 (mm 190x139), ff. (22), CXXXXVII, (3, ''Jo. Geyleri Vita'' del Beato Renano), carattere romano e semigotico. Legatura 800esca in pelle con ai piatti pannello centrale in pelle più chiara e impressioni fogliacee in oro formanti una cornice ed un motivo centrale; titolo e fregi in oro al dorso restaurato (cerniere deboli); ricche dentelle interne, sguardie in carta marmorizzata. Quest'opera, uno dei capolavori dell'illustrazione silografica del Rinascimento tedesco, comprende la celebre figura della ''Nave dei folli'' sul foglio di titolo; nel testo altre 112 stupende silografie su due terzi di pagina (11,5 x 8,5 cm), tutte entro bordura decorativa sui due lati. Artistiche animate illustrazioni in parte già apparse nelle due edizioni di fine quattrocento (1494 e 1497) nelle quali è evidente l'influenza e la mano del giovane Albrecht Dürer. Seconda edizione latina, che comprende una prefazione di Jacob Otther, il testo della Narrenschiff di Brandt che espone i 110 diversi tipi di stolti, nella traduzione latina Stultifera navis di Jacob Locher del 1497, e l'esteso commento in 111 sermoni di Geyler von Kaysersberg, ritenuto il Savonarola tedesco. La nave dei folli di Brandt (1457-1521, teologo conservatore tedesco) s'ispira ad un motivo frequente nell'arte medievale, segnatamente nella letteratura satirica, giocato su un bisticcio con la parola latina navis, maccheronicamente correlata alla ''navata di una chiesa''. Il tema della follia era un espediente retorico diffuso nel periodo ante-Riforma per giustificare la critica, ed in particolare da Erasmo nell' Elogio della follia, così come Martin Lutero. I buffoni di corte erano autorizzati a dire quello che volevano; sfruttando un analogo espediente letterario, Brandt poté legittimare le sue critiche alla Chiesa facendole formalmente proferire ai suoi pazzi di fantasia. Pur non appoggiando il movimento della Riforma, molte delle sue critiche alla Chiesa riflettevano temi che i riformatori avrebbero fatto propri. Professore di teologia a Basilea e Friburgo, Geiler (1445-1510) fu nomi-nato nel 1501 cappellano imperiale dall'imperatore Massimiliano, tale era la popolarità dei suoi sermoni; predicava senza sosta contro gli abusi della Chiesa. A differenza dei seguaci della Riforma, della quale invocava peraltro la neces-sità, continuò a riconoscere l'autorità della Chiesa cattolica romana. Utilizzava spesso la letteratura contemporanea come punto di partenza per i suoi 111 sermoni, tenuti tra il marzo 1498 e l'aprile 1499, a commento della satira della Narrenschiff, denunciando gli abusi nella Chiesa mediante l'allegoria di una nave guidata da folli verso Narragonia, il paradiso degli stolti. Ogni sermone è illustrato da una xilografia raffigurante uno stolto, ad emblema del vizio specifico (ingiustizia, avarizia, indecenza, infedeltà, gola...). Sei legni appaiono due volte e 2 per tre volte; la maggior parte è attribuita ad Albrecht Dürer : ''some of the blocks are markedly angular in character, while others have the rounded manner of drawing that characterises Dürer's certainly authentic work'' (Fairfax Murray, p. 165) e ''some of the blocks are markedly angular in character, while others have the rounded manner of drawing that characterises Dürer's certainly authentic work'' (Hind, p. 331). Le rimanenti sono merito del cosiddetto Haintz-Nar-Meister, lo Gnad-Her-Meister, ed altri due anonimi artisti. Esemplare su carta forte, genuino, con i legni nitidamente impressi, non ampio di margini, con minima perdita del titolo corrente su alcuni fogli (più severa in due soli fogli), piccolo strappo restaurato al margine bianco del titolo, leggere bruniture ai primi fogli. (In fine allegati foglietti con curiosa nota manoscritta in inglese della seconda metà del XIX secolo in cui vengono forniti dati sulla presente edizione).

Adams G-316; BMC STC German, p. 335; Chrisman C3.2.5b; Proctor 9995; Ritter, Catalog 1084; Brunet, II, 1575-76: ''Satire contre les moeurs du temps, et surtout contre les abus de l'Eglise romaine...Orné de gravures en bois fort jolies...''. Fairfax Murray Coll. of German Books, I, 165 (note al Brandt). Per le xilografie cfr. Boon e Scheller, Dürer, pp. 145-146; Hind, History of Woodcut, pp. 330-332.

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