RECUPITUS, Iulius Caesar.

Opusculum De signis praedestinationis et reprobationis et De numero praedestinatorum et reproborum.

Neapoli, typis Franc. Savij Typogr. Curiae Archiep., 1643,

in-4, pp. (8), 516, 96, (32), legatura coeva in piena  pergamena Frontespizio a stampa rossa e nera, dedica al Card. Francesco Barberini. Prima edizione di dotta opera d'interesse filosofico e teologico-religioso, ristampata a Parigi nel 1664 ed a Lione nel 1681; è divisa in due parti, nella prima delle quali affronta in 20 capitoli i vari indizi che destinano l'uomo alla salvezza o alla dannazione; nei 9 capitoli della seconda parte si discute sul numero dei predestinati, sul rapporto quantitativo tra i due gruppi e su alcuni casi d' improbabile salvezza eterna. L'opera, ad un secolo dal Concicilio di Trento, ne vuole confermare i principii ed opporsi fermamente alle dottrine di Lutero e Calvino circa la predestinazione. Il gesuita napoletano G.C. Recupito (1581-1647) fu professore di filosofia e teologia, si occupò anche di geologia e terremoti e compose anche opere d'interesse locale (''De vesuviano incendio'' e ''De novo in universa Calabria terraemotu''). Buon esempl. (con qualche fioritura della carta).

Manca a STC. e Cat. Vinciana. De Backer-Sommervogel VI, 1570.6.
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