CORIO, Bernardino.
Patria historia. Historia continente de l'origine di Milano tutti li gesti, fatti e dettagli preclari
CORIO: figure in METALLO (2 ritratti di Corio, al v. del quinto f. prelim. e ripetuta al f. aa, e figura allegorica con stemma, al recto del f. ff3; Virtù, al v. del secondo f. prelim non stampata nella tiratura in metallo ma in questo esemplare realizzata a penna da antico possessore), la seconda tiratura della dedica, doppia versione del f. a4, manca il Repertorio in-folio (mm 366x270), ff. (6 prelim.), (422); solida leg. settec. mezza pergamena, carta ai piatti, tassello granata al dorso. Occhietto («Bernardini Corii / viri clarissimi / Mediolanensis / Patria / Histo / ria / .S.»), al verso lettera di Giuseppe Cusani ai lettori; seguono la prefaz.-dedica ad Ascanio Sforza e tre lettere al medesimo ("De laudibus historiae", "Defensio historiae" ed "Epithoma"). Impresso con nitido car. romano, grandi spazi con lettera-guida per le iniz. Esemplare con fogli preliminari con dedica variata e incisioni su metallo anziché in legno. L'opera è così illustrata: due incisioni a piena pag. (al v. del quinto f. prelim. e ripetuta al f. aa1) raffig. l'autore seduto allo scrittoio con nella mano destra una penna, ai suoi piedi un cagnolino, in basso i due versi del Dolcino «Bernardine tibi Insubres debere fatentur/ non minus ac magno Roma superba Tito» ed in alto i motti «E' bello dopo il morire vivere anchora», «Amica veritas» e «Sustine et abstine» ; ed inc. a mezza pag. (recto di ff3) con la Virtù che sostiene lo stemma dei Corio. Nella tiratura in metallo la figura a piena pagina della Virtù al verso del secondo foglio non venne stampata; un antico possessore volle impreziosire il presente esemplare con un disegno a penna, estremamente fedele, della silografia che compare nella prima tiratura. Le lastre sono tratte da silografie che sono considerate ("Illustrazione del libro e incisione in Lombardia nel '400 e '500" a cura di Samek Ludovici, Modena 1960) opera di un artista di cerchia leonardesca, pur presentando influssi ferraresi-mantegneschi; alcuni le dissero opera di Bernardino de' Conti, pittore di Pavia, autore anche di un ritratto (Parigi, Jacquemart-André) che si è presupposto essere quello del Corio; Kristeller, invece, le attribuisce al Maestro del Melchiorre da Parma (cfr. Lombardische Graphic, pp. 54-6 e 100-101). I Duchi milanesi, i quali ordinarono la distruzione degli esemplari impressi, e ciò basta a spiegarne la grande rarità. L'opera, in sette parti, è la più importante storia di Milano, dalle origini alla fuga del Moro in Germania e la principale del Corio, che la iniziò nel 1485 e la terminò il 25 marzo 1503, curandola personalmente nella stampa e facendola uscire a proprie spese coi tipi di Alessandro Minuziano il 15 luglio 1503. La notevole rarità di quest'opera già nei secoli scorsi fece sì che la gran parte degli esemplari venisse completata con fogli di testo impressi con caratteri lievemente diversi e con le figure inc. in metallo, anziché in legno. Questa particolarità è difficilmente riscontrabile senza poter confrontare più esemplari tra loro, ed è quindi possibile che non sia stata evidenziata nelle descrizioni di bibliografie e cataloghi di vendita. Il Sander, ad esempio, cita equivocamente un esemplare di un cat. Rosenthal del 1927 "dans lequel le portrait n'est pas gravé sur bois, mais à l'eau-forte". In alcuni rari esemplari, inoltre, vennero aggiunti 6 ff. all'inizio, ma impressi pochi anni dopo rispetto al vol., contenenti il tit. con la marca dei Legnano racchiuso in cornice fig., l'avviso al lettore ed il "Repertorio prontissimo". Esemplare di notevole interesse per la presenza delle varianti nella dedica e nella srampa delle figure (secondo e quarto f. preliminare rimarginati lungo il lato inferiore; numerose postille marginali e alcuni aloni d'umido nei margini di alcuni ff.)
Kristeller 116. Sander I, 2170: «Les 6 ff. premiers contenant le premier titre, l'avis au lecteur et le répertoire n'ont été publiés que plusieurs années après l'ouvrage et manquent souvent». Mortimer I, 137. Trivulziana 154. Predari 136. Cat. Hoepli 647.