OCHINO, Bernardino

De purgatorio dialogus. Ad lectorem.

(colophon: Tiguri, apud Gessneros) Zurich, Gessner Andrea & Jacob,1555,

in-8, (144x97 mm), pp (6), 115, (13), caratteri corsivo e romano, iniziali xilografiche. Legatura in cartonato '700esco verde, con impressioni geometriche a secco ai piatti. Nel 1555, Zurigo incaricò M. Muralto e L. Sozzini di andare a Basilea a pregare B. Ochino di assumere il pastorato della chiesa locarnese di Zurigo. Ochino accettò ed assunse la carica. Con una congregazione inferiore di numero a cento famiglie, gli restava moltissimo tempo libero, e cominciò a scrivere una serie di opere. La prima è l'opuscolo sul Purgatorio che apparve in italiano, e in latino in versione del Duno. Il tono è quello della Immagine dell'Anticristo e degli Apologi, più erasmiano che luterano. Ochino si servì della forma dialogica: Theodidactus e alcuni membri degli ordini monastici (Carmelitano, Francescano, Benedettino, Domenicano e Agostiniano).
Il dibattito con il domenicano è sicuramente il più piccante: D. - Vorresti adunque negare il potere del papa? T. - Mai tiranno ebbe potere più grande di quello del papa. D. - Il papa ha si gran potestà, che se volesse, potrebbe subito liberar dal Purgatorio non solamente tutte le anime che vi sono ... (R. H. Bainton, Bernardino Ochino, Sansoni, 1940, p. 112-113). Buon esemplare (ma rinforzo in carta al foglio di titolo), timbro di collezione "Ex Biblioth. Gymnasii Regii JoAchimici" al f. a1v.

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