NOZZE.

Per le Felizissime Nozze della Nob.Sig. Co. Caterina Pappafava e del Nob. Sig. Co. Girolamo Polcastro.

Dialogo drammatico. In Padova, Nella stamperia del Seminario, 1795,

in-4 (mm. 320x230), pp (2 con antiporta inciso in rame), 27, (1), cartonato decorato coevo. In antiporta l'incisione firmata "F Bonati" raffigurante i due sposi, nella parte inferiore è presente il motto: Pronubo unito a veritade e Onore/con lacci eterni annoda l'alme amore. Girolamo Polcastro (1763-1839) il 14 settembre 1795 sposò, per volere del padre, la ventunenne Caterina Papafava, figlia del conte Giacomo, stringendo così i propri legami con una famiglia discendente dai Carraresi. Già da alcuni anni infatti egli era un habitué del salotto della futura suocera, la nobildonna friulana Arpalice Brazzà, punto di riferimento mondano dell'élite padovana, frequentato da Giovanni e Girolamo Lazara, Girolamo Da Rio, Antonio Vigodarzere, Francesco Scipione Dondi dall'Orologio, Melchiorre Cesarotti, Giuseppe Greatti, Luigi Mabil e Simone Stratico.

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