ERASMUS, Desiderius, da Rotterdam
Epistolarum opus complectens universas quotipse autor unquam evulgavit...
Basilea, Froben, 1558,
in-folio (320x225 mm), pp. (12), 1213, (3), impresa tipografica al frontespizio e al colophon, caratteri corsivo, greco e romano. Bella legatura coeva in pelle di scrofa proveniente dalla biblioteca del Duca Ludwig III di Württemberg, riccamente decorata a secco ai piatti e al dorso, al centro dei piatto anteriore ritratto del duca con il suo nome "von Gottes Gnaden Herzog" (per grazia di Dio) e al piatto posteriore il suo stemma e il motto "verbum Domini manet in eternum" entrambi entro elaborata cornice multipla a menandri entro bordura con16 ovali con ritratti di 4 filosofi, ripetuti 4 volte, tra i quali Erasmo e Filippo Melantone. Nello scomparto centrale iniziali I G e la data 1595 , dorso a 5 nervi (restauri alle estremità delle cuffie e agli angoli). Impresa tipografica al frontespizio e al colophon, qualche nota e sottolineatura antica.
Quarta edizione completa delle lettere di Erasmo, basata su quella del 1538 ma arricchita con nuove prefazioni e corrispondenze, fino a raggiungere le 1231 lettere suddivise in 28 libri. Fin dalla gioventù Erasmo era stato un infaticabile scrittore. Era solito redigere fino a 40 lettere al giorno, scrivendo di suo pugno sin dal mattino presto. La corrispondenza con personalità come Melantone, Lutero, Tommaso Moro costituisce una parte molto importante delle opere di Erasmo (1466-1536). Fu uno dei più grandi esponenti della cultura del XVI secolo e sicuramente il personaggio più influente del movimento dell'Umanesimo cristiano. Pur avendo vissuto in Francia, in Italia, in Inghilterra, in Germania e in Svizzera durante la sua esistenza errante, queste lettere latine costituiscono un rilevante esmpio del latino classico rinascimentale e sono una vivida testimonianza degli interessi intellettuali dell'Europa del XVI secolo. “Ho costantemente dichiarato, in innumerevoli lettere, opuscoli e dichiarazioni personali, che non voglio essere coinvolto con nessuna delle due parti”, scrive nella sua Spongia (1523).
Esemplare di illustre provenienza del carteggio di Erasmo: Ludovico III di Wurtemberg (1554-1593) detto ilPio per l'efficace promozione religiosa durante il suo periodo di governo, ancora minato dagli influssi della controriforma e dalle guerre di religione tra i cattolici romani del Sacro Romano Impero e i principi tedeschi protestanti. Sono note altre rilegature provenienti dalla biblioteca di Ludwig III von Württemberg. Un esempio di un volume in 8vo con la sola decorazione centrale di questa rilegatura si trova nell'Einbanddatenbak EBDB p001938. Lievissima uniforme brunitura; nota di possesso di 'Ioannes Garbig (o Crarbis) iure me possidet ann. salut 1595', due antiche firme di possesso cassate al titolo e al colophon ( 'Antonii de Cecco' ), accanto all'impresa tipografica di Froben.
Gilhofer & Ranschburg cat. 59.