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Poeticon astronomicon (edidit Jacobus Sentinus et J.L. Santritter).
(In fine:) Venetiis, Thomas de Blavis de Alexandria, 7 giugno 1488,
in-4, ff. (56, segn. a-g8), leg. modern m. marocch., dorso a nervetti con tit. oro. Al verso del primo f. figura della sfera astronomica, framezzate al testo 47 belle figure allegoriche delle principali costellazioni, dei pianeti e dei segni zodiacali, per lo più legni in controparte di quelli usati nelle edizioni di Ratdolt del 1482 e 1485; due grandi iniz. e molte altre più piccole ornate su fondo nero, al v. del f. a4 iniz. in inchiostro rosso mano poster., testo in car. rom. Quarta edizione (la prima Ferrara, 1475) di questo testo di mitologia astronomica desunto da fonti greche ed in particolare dai ''Phaenomena'' di Arato, prima raffigurazione delle costellazioni che per oltre un secolo influenzò l'iconografia degli atlanti celesti. Dell'autore (I secolo d.C., detto lgino l'Astronomo per distinguerlo da un altro Igino detto il Bibliotecario) si sa assai poco; egli dedica l'opera ad un certo M. Fabio (forse M. Fabio Marcellino). Ottimo esempl. a pieni margini, in alcuni dei quali si leggono delle chiare postille di mano coeva. ''The woodcuts derive from medieval sources, and depict figures in medieval European costume. these figures were reprinted, and copied in numerous incunable editions, and were the source for the engraved images of Jacon de gheyn and via the latter many of the images in Johannes Bayer.'' Watson, Celestial cartography in book form, 1482-1801.
BMC V ,318. HC 9065. Klebs 527.4. Polain (B) 2041. Proctor 4765. IGI 4961. Essling 287. Sander 3474. Cantamessa I, 2202, note.