FIRENZUOLA, Agnolo.

Prose di M. Agnolo Firenzuola fiorentino.

(In fine:) In Fiorenza, appresso Bernardo di Giunta, MDXLVIII,

in-8, ff. 55, (2, un bianco e un frontespizio), 56-111, (1), 96, pergamena dell'epoca. Carattere corsivo, impresa all'inizio e in fine. Prima edizione di importante testo letterario, elegante ed ameno, diviso in vari capitoli: Discorsi de gli animali. Dialogo della bellezza delle Donne. Ragionamenti (include l'Epistola in lode delle donne. Novelle otto. Discacciamento delle Nuove Lettere). Il solo Discacciamento era stato pubblicato nel 1524 nell'ambito del dibattito sollevato dal Trissino, a proposito dell'introduzione di alcune lettere dell'alfabeto greco nella grafia dell'italiano. Agnolo Giovannini (1493-1545, Abate di Vallombrosa, sepppur come chierico secolare), fu stimato dai contemporanei ma le sue opere rimasero inedite durante la sua vita. Notevoli sono l'Epistolain lode delle donne e Il Dialogo della bellezza delle Donne, che, seppur composte a vent'anni di distanza, esaltano il tema della bellezza come armonia delle forme in cui "il piacere dei sensi sublima in superiore contemplazione intellettuale"; le allusioni a donne pratesi dell'epoca furono fonte di polemica.

Esemplare con macchia di inchiostro lungo l'estremità del lato inferiore dei primi 50 fogli (attenuata al frontespio ed alla prima pagina di dedicatoria, che però presentano lievi aloni) e all'estremo angolo inferiore degli ultimi ff. Al verso dell'ultimo f. disegno popolare a penna e due versi manoscritti "Ama le virtù per le quale sarai amato / Considra bene il tuo bisogno".

Gamba, n.455 ''rara''.

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