MURATORI, Ludovico Antonio.

Rerum Italicarum Scriptores ab anno aerae christianae 500 ad 1500

quorum potissima pars nunc primum in lucem prodit ex Ambrosianae, Estensis, aliarumque insignium bibliothecarum codicibus. Ludovicus Antonius Muratorius ... collegit, ordinavit, & praefationibus auxit, nonnullos ipse, alios vero Mediolanenses Palatini Socii ... Cum indice locupletissimo. Tomus primus (-vigesimusquintus). Mediolani : ex typographia Societatis Palatinae in Regia Curia, MDCCXXIII-MDCCLI (Milano, 1723-1751),

25 volumi in 28 tomi in-folio (cm. 40x25),con 27 antiporta incise, 25 ritratti, 46tavole incise (18 ripiegate, di documenti, scene storiche, reperti archeologici, particolari architettonici), 3 mappe ripiegate molte vignette e iniziali. Magnifico esemplare in bella ed uniforme legatura in vitello coevo, titolo su due tasselli e ricchi fregi in oro ai dorsi, lievi raschiature e tracce di tarlo, difetto alla cuffia inferiore di un volume.

Raccolta monumentale di opere originali sulla storia d'Italia dalle guerre gotiche al 1500, comprendente molti testi inediti. Ognuno dei primi tre volumi èin 2 parti (la seconda parte del 2 priva del frontespizio). Completo del volume XXV, apparso solo nel 1751 e che, secondo Graesse IV, 626, "manque souvent", senza i due volumi supplementari che si estendevano fino al 1600.

Il Muratori (Vignola 1672 - Modena1750) fu celebre erudito e storico, archeologo, teologo, bibliotecario all'Ambrosiana ed a Modena, autore di eccezionali opere (tra le altre Antiquitates Italicae medii aevi e Annali d'Italia). Prima ed unica edizione di questa monumentale raccolta di fonti della storia d'Italia dall'anno 500 al XVI secolo, ideata in parte da Apostolo Zeno. L'opera venne fortemente voluta e promossa dal gruppo della Società Palatina costituita a Milano da dodici aristocratici tra i quali i più rilevanti furono Filippo Argelati, Donato Silva e Carlo Archinto, ma non appena si diffuse la notizia della realizzazione dell'opera iniziarono a giungere da ogni parte d'Italia nuove notizie circa le fonti; la raccolta superò i limiti della mera erudizione per assumere la fisionomia di storia municipale italiana. Notevole è l'influsso del Leibniz e della sua concezione di progresso storico nella formazione del concetto muratoriano di Medioevo, nella funzione positiva assegnata dal Muratori ai Goti e in genere ai "barbari" e infine nella storia delle istituzioni ecclesiastiche, trattata, per la prima volta dopo la Controriforma, secondo una concezione rigorosamente laica. Esemplare notevole, in elegante e solida legatura riccamente decorata (rari aloni, qualche strappetto restaurato nei margini).

Brunet III, p.1949: ''Collection importante dont les exemplaire complets sont pas communs''. PMM 181: ''The ''Writers on Italian Affairs'' from 500 to 1500 is the first collection of its kind to comprise the entire corpus of medieval sources relating to a whole country, including annals and chronicles, laws and ordinances, letters, poems and inscriptions: an achievement which put Italy a century ahead of similar undertakings such as the Monumenta Germaniae Historica, or the Rolls series. The man who achieved this amazing performance, Muratori, was successively librarian of the Biblioteca Ambrosiana in Milan (1695) and to the Este Duke of Modena (1700). Italian patriots and scholars formed the Palatine society to carry out his project; the Emperor Charles VI accepted the dedication of the first folio volume. By applying the critical methods of Mabillon to the sources of Italian history, Muratori became the founder of modern Italian historiography. Gibbon acknowledged him as his ''guide and master''. A large number of Muratori's texts are still available only in his original edition''.

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