DIORAMA TEATRALE,
Il mercato di Strasburgo, con doppio sfondo.
Augsburg, Engelbrecht, 1740 ca.
serie di sei incisioni (ciascuna di mm 188x235) su carta ritagliata con cura e con colorazione coeva, applicate su cartoncino, margini rifilati e pertanto numeri delle tavole e indicazioni tipografiche assenti, benché il piatto ant. della coperta in cart. originale ascriva il set a quelli impressi da Engelbrecht intorno al 1740. La scena, assai animata, raffigura un affollato mercato di Strasburgo con banchi dei commercianti e gentiluomini e dame a passeggio, in primo piano una graziosa venditrice di fiori e un Marchand d'Orvietan che imbonisce la folla. Il tutto è incorniciato da palazzi cittadini con curiosi alle finestre e offre la possibilità di cambiare il fondale, scegliendo tra un teatro con attori che recitano e un'ampia strada prospettica con carrozze, personaggi e una Chiesa sullo sfondo. Lievi lievi segni di usura ai margini, leggera sporcizia, colorazione brillante e taglio accurato; un insieme eccellente, considerando la sua fragilità e il fatto che è stato utilizzato per lo spettacolo per quasi tre secoli, purtroppo mancante della prima tavolta di frontespizio.
La storia del diorama inizia con una elaborazione delle “vue d'optique” traforando particolari che, illuminando il retro in trasparenza, producevano l'effetto giorno-notte o, la modifica dell'immagine con l'arricchimento di personaggi o con la sostituzione del paesaggio di fondo. Le immagini, una volta modellate con cura a punta di forbice, divenivano delle autentiche “quinte” da inserirsi nell'apposito visore in legno, i cui nomi sono i più diversi: scatola ottica, teatro ottico o dioramico, pantoscopio, mondo nuovo, cosmorama, zoogroscopio, poleorama, aletoscopio. All'interno si potevano ammirare le scene illuminate ad effetto tridimensionale. Accanto a soggetti ispirati al teatro e all'opera appaiono danze, feste in villa, battute di caccia, giochi popolari. Martin Engelbrecht (1684-1756) fu stampatore e incisore ad Augusta. Intorno al 1730 creò delle carte per teatri in miniatura. I teatri in miniatura o diorami di Engelbrecht sono stati i precursori dei libri peepshow della metà del XIX secolo e sono stati citati per i loro primi effetti ottici e apprezzati come ausilio per la creazione di una prospettiva drammatica sulla pellicola. "Alcuni dei suoi lavori migliori furono quelli con le stampe ottiche. Le usava nelle sue scatole prospettiche e nei suoi teatri in miniatura. In genere, in una peep box venivano inserite 7 carte, in successione, che fornivano immagini simili a quelle di una scena teatrale o di un'opera teatrale. La visione aveva una grande prospettiva". (Storia della scoperta della cinematografia, Precinema). In questo esemplare la scena, estremamente veritiera, raffigura una piazza di Strasburgo con il mercato ed ha la possibilità di inserire un doppio fondale: o un Teatro con attori che recitano o un'ampia via prospettica con carrozze, personaggi e sullo sfondo una Chiesa. Interessantissimo e non comune soggetto. Esemplare nitidamente colorato e in ottimo stato di conservazione, come raramente reperibile, soprattutto nelle parti ritagliate a punta di forbice.