DIORAMA, TEATRALE.

The Strasbourg Fair.

Augsburg, Engelbrecht, 1740 ca.

7 fogli (ciascuno di mm 188x235) su carta ritagliata con cura e con colorazione coeva. Si tratta di un teatrino ottico in miniatura con le tavole numerate 50-56+76sul cartone che funge da camicia; è stato rifilato il margine inferiore che doveva riportare le scritte Cum Priv. S.C. Maj. - Mart. Engelbrecht excud. A.V,". Lievi segni di usura ai margini, leggermente polveroso, colorazione brillante e taglio accurato; un insieme eccellente, considerando la sua fragilità e il fatto che è stato usato per quasi tre secoli.

La storia del diorama inizia con una elaborazione delle “vue d'optique” traforando particolari che, illuminando il retro in trasparenza, producevano l'effetto giorno-notte o, la modifica dell'immagine con l'arricchimento di personaggi o con la sostituzione del paesaggio di fondo. Le immagini, una volta modellate con cura a punta di forbice, divenivano delle autentiche “quinte” da inserirsi nell'apposito visore in legno, i cui nomi sono i più diversi: scatola ottica, teatro ottico o dioramico, pantoscopio, mondo nuovo, cosmorama, zoogroscopio, poleorama, aletoscopio. All'interno si potevano ammirare le scene illuminate ad effetto tridimensionale. Accanto a soggetti ispirati al teatro e all'opera appaiono danze, feste in villa, battute di caccia, giochi popolari. Martin Engelbrecht (1684-1756) fu stampatore e incisore ad Augusta. Intorno al 1730 creò delle carte per teatri in miniatura. I teatri in miniatura o diorami di Engelbrecht sono stati i precursori dei libri peepshow della metà del XIX secolo e sono stati citati per i loro primi effetti ottici e apprezzati come ausilio per la creazione di una prospettiva drammatica sulla pellicola. "Alcuni dei suoi lavori migliori furono quelli con le stampe ottiche. Le usava nelle sue scatole prospettiche e nei suoi teatri in miniatura. In genere, in una peep box venivano inserite 7 carte, in successione, che fornivano immagini simili a quelle di una scena teatrale o di un'opera teatrale. La visione aveva una grande prospettiva". (Storia della scoperta della cinematografia, Precinema). In questo esemplare la scena, estremamente veritiera, raffigura una piazza di Strasburgo con il mercato ed ha la possibilità di inserire un doppio fondale: o un Teatro con attori che recitano o un'ampia via prospettica con carrozze, personaggi e sullo sfondo una Chiesa. Interessantissimo e non comune soggetto. Esemplare nitidamente colorato e in ottimo stato di conservazione, come raramente reperibile, soprattutto nelle parti ritagliate a punta di forbice.

It includes a frontstage and 6 plates neatly cut and in very nice colouring. The scene, which is extremely truthful, depicts a Strasbourg square with a crowded market and has the option of including a double backdrop: either a theater with actors acting or a wide perspective street with carriages, characters, and a Church in the background.
The lower margin bearing the inscription “Cum Priv. S.C. Maj. - Mart. Engelbrecht excud. A.V." has been trimmed, minor edgewear, light soiling, brilliant colouring and neatly cut; an excellent set, considering its fragility and that it was used for entertainment for almost three centuries.
Martin Engelbrecht (1684-1756) was a printseller and engraver in Augsburg. In about 1730, he created cards for miniature theatres, consisting of five to seven scenery-like sheets which, if inserted one behind the other into a display box (named dioramic theater, optical box, pantoscope, new world, cosmorama, zoogroscope...), create a perspective image, scenes of daily life or courtly life, allegories, battles, dance, theatres, in perspective view.
Engelbrecht's miniature theatres or dioramas were the forerunners of the peepshow books of the mid-19th century and have been cited for their early optical effects and appreciated as an aid to creating dramatic perspective on film. "Some of his best work was with optical prints. He used these in his perspective boxes and miniature theatres. Typically 7 cards would be inserted into a peep box, consecutively, which provided imagery similar to that of a theatre scene or play. The view had great perspective”. (The History of the Discovery of Cinematography, Precinema).

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