DIORAMATEATRALE.
Scena di Battaglia, con doppio fondale.
Augsburg, Engelbrecht, 1740 ca.,
serie di sette fogli (ciascuno di mm 188x235) su carta ritagliata con cura e con colorazione coeva; tavole numerate 113-118 (e altro fondale, sempre num. 118) nel margine superiore; è stato invece rifilato il margine inferiore che doveva riportare le scritte Cum Priv. S.C. Maj. - Mart. Engelbrecht excud. A.V,". La scena, estremamente veritiera, è incorniciata da torrioni di un castello e presenta curiosamente un doppio fondale intercambiabile per variare lo sfondo, con cavalieri in combattimento oppure con le mura di una città che brucia. Interessantissimo e non comune soggetto. Esemplare nitidamente colorato e in ottimo stato di conservazione, come raramente reperibile, soprattutto nelle parti ritagliate a punta di forbice, con coperta in cart. rustico originale conservata, titolo ms. in tedesco su tassello.
La storia del diorama inizia con una elaborazione delle “vue d'optique” traforando particolari che, illuminando il retro in trasparenza, producevano l'effetto giorno-notte o, la modifica dell'immagine con l'arricchimento di personaggi o con la sostituzione del paesaggio di fondo. Le immagini, una volta modellate con cura a punta di forbice, divenivano delle autentiche “quinte” da inserirsi nell'apposito visore in legno, i cui nomi sono i più diversi: scatola ottica, teatro ottico o dioramico, pantoscopio, mondo nuovo, cosmorama, zoogroscopio, poleorama, aletoscopio. All'interno si potevano ammirare le scene illuminate ad effetto tridimensionale. Accanto a soggetti ispirati al teatro e all'opera appaiono danze, feste in villa, battute di caccia, giochi popolari.