Pane.

Boulangerie de la Trappe.

Pari, s.d. ma 1700 ca. Incisione in rame cm. 28x23,2 eseguita da artista anonimo. Numerosi personaggi lavorano intorno al forno del pane. Nella parte inferiore del rame entro drappo, il testo descrittivo. Raffigurazione dedicata alla panetteria: ''Les religieux de l'Abbaye font leurs pains eux memes ainsy que toutes les autres choses dont ils ont besoins le pain qu'ils mangent est fort bis et grossier parce'que on ne passe point la farine que seulement par un crible, ainsi presque tout le son y demeure et c'est un des point de l'Ancienne Regle de Cisleaux.'' Esemplare ben conservato. L'abbazia di Notre-Dame de la Trappe venne fondata a Soligny-la-Trappe nel 1140 da Rotrudo III, conte del Perche, in memoria della sua defunta moglie Matilde, figlia naturale di Enrico I d'Inghilterra. Popolata in origine da monaci appartenenti all'ordine religioso di Savigny, che seguiva la regola benedettina, venne aggregata all'ordine cistercense nel 1147 ma dal 1527 venne sempre assegnata ad abati commendatari. Nel 1664 l'abate Armand Jean Le Bouthillier de Rancé vi ristabilì numerose osservanze della regola cistercense originale e vi introdusse nuovi regolamenti particolarmente rigorosi (silenzio, lavoro manuale), dando così origine all'ordine dei cistercensi della Stretta Osservanza, detti Trappisti dal nome dell'abbazia. Soppressa con la rivoluzione, un gruppo di monaci guidato da Agostino de Lestrange si rifugiò in Svizzera: lo stesso Restrange ridiede vita all'abbazia al tempo della Restaurazione (1815). Il complesso venne ricostruito sotto l'abate Étienne Salasc e la chiesa abbaziale venne riconsacrata il 30 agosto 1895.
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