Rosaspina, Bernardino

Piazza di Forlimpopoli

Bologna, 1831-1836,

Incisione in rame, mm 660x440), fresca e con ampi margini, che fa parte di una serie di 35 vedute di paesi della Romagna che Rosaspina pubblicò separatamente a Bologna tra il 1831 e il 1836, a dispense in sottoscrizione, mentre i vari disegnatori andava incidendo nelle città e nei paesi romagnoli. Per questo pochissimi furono gli esemplari rilegati in album, e sono variabili nel numero delle tavole (la raccolta più completa consta di 33 tavole). Anche le tavole sciolte sono rare.L'edizione manca di organicità e di un titolo generale: si conoscono fino a 35 vedute di Rimini, Cattolica, Santarcangelo, Cesena, Forlimpopoli, Forlì , Faenza , Castelbolognese, Imola, Brisighella , Fognano, Riolo, Castelsanpietro, Ravenna, Massalombarda, Lugo, Fusignano, Cotignola, Bagnacavallo e Ferrara, che costituiscono un irrinunciabile documento iconografico della Romagna preunitaria, dal momento che traccia un itinerario fatto non solo di rinomate città, quali Rimini e Ravenna, ma anche di piccoli centri sino ad allora quasi del tutto sconosciuti ai viaggiatori. Le vedute sono  incise dal veneto Bernardino Rosaspina, (1797-1882), appartenente ad una folta schiera d'incisori di origini romagnole, che ha lasciato il segno nell'arte incisoria nella prima metà dell'800.

Le stampe in genere "non fanno trasparire il cruento clima repressivo ma riescono a trasmettere il desiderio di equilibrio sociale e civile che la Chiesa voleva imporre con la forza", dopo la breve parentesi dei moti del 1831. Ed è per questo che l'opera ebbe un successo immediato ma non si conoscono nè l'ordine di uscita delle singole vedute né il tempo di realizzazione intercorso tra l'una e l'altra.

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