CANALETTO, (Antonio Canal detto ) (Venezia 1697-1768).

Veduta immaginaria di Padova

XVIII secolo

Acquaforte originale, 294 x 425 mm e ampi margini, firmata in lastra in basso al centro, a destra siglata E 6 (nella catalogazione delle stampe Remondini).Nel 1773Giuseppe Remondini fece apporre su dieci grandi tavole delle Vedute le lettere E e F seguite da un numero progressivo.

Tratta dalla celebre serie di 33 ''Vedute altre prese dai luoghi, altre ideate da Antonio Canal e da esso intagliate...all'illustr. Signore Giuseppe Smith console di Grande Bretagna''.

Questa veduta di piena fantasia è considerata una delle prove più alte dell'arte incisoria di Canaletto. Succi: “Il motivo, di evidente derivazione riccesca, è impostato sullo splendido contrasto tra il muro assolato della casa e i neri vellutati delle arcate in primo piano”.La città è raffigurata cinta da mura, in primo piano sulla sinistra un albero e sulla destra una casetta rurale e un mulino. Gruppetti di persone, carri e carrozze si avviano verso il ponte a tre archi che conduce alla porta, dietro la quale si scorgono la cupola della basilica e il campanile. Bell'esemplare, margine oltre la linea di inquadramento.Impressa su carta con la filigrana della “lettera R” databile al 1772 (al tempo delle prime edizioni Remondini).Magnifica prova ricca di contrasto nel terzo stato su tre. Conservata in cornice noce.

Bromberg n.11, III stato. (D. SUCCI,CANALETTO E VISENTINI, VENEZIA E LONDRA, PG. 192-93, N.13, 1986)

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