MANSO, Giov. Battista.

I Paradossi overo dell'Amore. Dialogi.

Milano, Girolamo Bordoni, (in fine:) Pandolfo e Marco Tullio Malatesta, 1608,

in-4, pp. (48), 221, (1), leg. coeva p. perg. Impresa tipogr. al tit., fregi ed iniz. silogr. Dedica dell'editore, il libraio milanese G. Bordoni, a Gregorio Buoncompagni, marchese di Vignola. Nelle pagine prelim. componimenti in latino ed in volgare in lode dell'autore scritti da Crist. Martini, Ant. Blaguazzoni, G. A. Biffi, Giov. Soranzo ed Ant. Gallarati. La pag. 78 è interamente dedicata alla raffigurazione silogr. dei simboli dei pianeti influenti sull'amore. Prima edizione, ed unica, di interessante opera filosofica e dottrinaria che suscitò qualche polemica. E' divisa ''in cinque Dialoghi intorno alle cinque cagioni dell'Amore: formale, agente, materiale, finale, et istromentale'', tutti con nome diverso (Lo Scalea, Il Loffredo, Il Capece, L'Anversa, Il Bisaccio) ed aventi per interlocutore Torquato Tasso, del quale è anche il madrigale riportato a pag. 182 (cfr. Racc. Tassiana Bergamo n. 2977). G.B. Manso (Napoli 1561-1645), marchese de Villa, fu letterato e grande amico del Tasso, di cui scrisse una ''Vita'' (Roma, 1634); si rese celebre soprattutto per aver istituito a Napoli una scuola gratuita per l'istruzione e l'educazione dei giovani, legando i propri beni a quest'istituzione, detta il Collegio dei Nobili. Bell'esempl. marginoso (qualche lieve ingiallitura).

BMC, XVII sec., 528. Michel-Michel V, 98. Cat. Vinciana n. 3446. Gay III, 625. Graesse IV, 368.

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