I Repertori Bibliografici, sfortunati testimoni dei tempi che cambiano

I Repertori Bibliografici, sfortunati testimoni dei tempi che cambiano

Un catalogo interamente dedicato alla “scienza” della descrizione esatta dei libri fu pubblicato nel 1975, e con un certo vezzo fu realizzato in francese, in omaggio al linguaggio principe della bibliofilia. Bibliographie (n. 40) vantava circa 2000 lotti che furono quasi tutti venduti, soprattutto a biblioteche americane e giapponesi. Un capitolo assai meno ricco, inserito in un catalogo del 2009, ha invece avuto scarso successo, specie in rapporto all’entusiasmo suscitato dal suo predecessore. Questo fatto testimonia un radicale cambiamento nell’approccio al lavoro bibliografico, rivoluzionato dalla grande quantità di informazioni oggi reperibili tramite Internet. Mentre un tempo i soli addetti ai lavori disponevano degli strumenti per verificare la completezza e la rarità di un’edizione, ora anche gli stessi acquirenti possono accertarsi dell’esattezza di una descrizione. Di conseguenza sia l’interesse suscitato nei collezionisti, sia il valore venale dei repertori, si sono ridotti in modo sostanziale.

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