PIRANESI, Giovanni Battista.

Antichità Romane de' tempi della Repubblica e de' primi Imperatori, disegnate, ed incise da G.B.Piranesi architetto Veneziano: a Giovanni Bottari Cappellano Segreto di N. S. Benedetto XIV

 uno di Custodi della Biblioteca Vaticana, canonico di S. Maria in Trastevere. Parte Prima. Roma, si vende dall'autore dirimpetto all'Accademia di Franzia, (1748),

Album in-folio oblungo (mm 410x540), legatura mezza pergamena dipinta e angoli. 4 fogli con testo inciso entro elaborata bordura decorativa (frontespizio figurato, dedica, due iscrizioni (una recante l'indice delle trenta incisioni), 26 tavole numerate (con errori di numerazione). Il secondo titolo: "Antichità Romane fuori di Roma... Parte Seconda", precede la tav. 16, in fine l'Arco di Galieno (non indicato nell'indice).

Raccolta completa di trenta tavole incise all'acquaforte: comprende alcune vedute di Roma (Foro di Neva, Arco di Tito, Tempio di Giove, Arco di Druso, Colosseo, etc.) ed alcune località fuori Roma (Rimini, Pola, Foligno, Albano, Ancona e altre). Tra le primissime raccolte d'incisioni create dall'artista, costituisce un precoce "manifesto" teorico dello studio piranesiano dell'antico. Dopo il 1761, questa seconda opera di Piranesi cambiò il titolo in "Alcune vedute di archi trionfali". "These exquisite plates .. may be considered among the artist graphic masterpieces. They possess a unity of and range of experiment lacking in the Varie vedute and even in the early plates of the larger Vedute di Roma.. show strong evidence of Tiepolo's decisive influence on Piranesi during the latter's return visit to Venice in the mid-1740s" (WILTON-ELY, p.144). Se le prime incisioni di Piranesi ('Prima parte di Architetture' 1747) documentano lo stupore del giovane incisore nel suo primo incontro con l'antichità romana, le Antichità Romane de' tempi della Repubblica mostrano la difficoltà di dare forma visiva all'immensa grandezza di Roma e sono un primo manifesto dei profondi studi dell'autore sulla Roma antica. A proposito delle 16 tavole incise l'anno precedente, Andrew ROBISON afferma nel suo Early Architectural fantasies, p.12 "... others are stricklingly inventive, extraordinarily successful in their complex compositions, and remarkably sophisticated in their harmonious technique ... at age 23 shows he already had the talent of a genius". Un magnifico esemplare a margini pieni, completo. Primo stato, i fogli con filigrana del giglio in doppio cerchio, con dedica a Monsignore Giovanni Gaetano Bottari, cappellano segreto di Benedetto XIV, che Giambattista incontrò frequentando Casa Corsini, all'epoca ritrovo di intellettuali.

Focillon n.2-18; 41-71. Hind p.75. I) Robison 1-3, 5-12, 15-20.

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