Il pastor fido

Amsterdam, Schouten Salomone, 1736,

in-4 (mm 205 x 160), ff. 5, pp. 1-319. Raffinata legatura di Antoine Michel Padeloup in marocchino rosso, triplice cornice di filetti dorati ai piatti, titolo in oro su tassello marrone, ricchi fregi in oro con motivi floreali ed alla cuffia inferiore un ferro con un volatile. Dorso a cinque nervi e dentelles interne, sulla sguardia anteriore etichetta "Relié par Padeloup Relieur du Roy, Place Sorbonne à Paris". Dalla biblioteca di Joaquìn Gómez de la Cortina, giurista spagnolo (1808-1868). Nato in Messico, a Madrid fu rettore dell'Università e membro del tribunale supremo di giustizia. Fu nominato marchese de Morante e la sua ricca biblioteca fu venduta nel 1872. Sulla sguardia riporta il suo ex-libris "J.J. Gomez de la Cortina et amicorum fallitur hora legendo" e figurava al n. 1254 del suo catalogo ("relié par Padeloup").Dramma pastorale in endecasillabi e settenari composto tra il 1580 ed il 1583 e ispirato a una pagina di Pausania e all'Aminta del Tasso del quale è in gran parte una riscrittura resa più complessa nella trama e nella verseggiatura. L'opera venne pubblicata a Venezia nel 1590, per essere poi rappresentata nel 1595 (o nel1596) a Ferrara. Il pastor fido suscitò polemiche per l'inosservanza del precetto aristotelico secondo cui elementi tragici ed elementi comici non potevano essere mescolati all'interno di una medesima opera. Esemplare in ottimo stato di conservazione.