GONZAGA, Curzio.

Il Fido Amante. Poema eroico.

(In fine:) Mantova, Giacomo Ruffinello, 1582,

in-4, ff. (4), 217, (1); leg. coeva p. perg. molle con legacci (difetti al dorso e alle cerniere). Titolo in elaborata bordura architettonica, testatina ripetuta ad ogni canto, iniziali e finaletti silogr.; testo su due colonne in car. corsivo. Prima edizione, assai rara, di questo poema di 36 canti in ottave, stimato all'epoca ed elogiato anche dal Tasso (cfr. Belloni, Il Seicento, p,156). "L'opera, scritta in funzione encomiastica per celebrare la famiglia Gonzaga, narra le imprese compiute e le prove superate dal prode cavaliere Gonzago per ottenere l'amore della donna amata Ippolita-Vittoria ...complicata dall'interevento del soprannaturale, con maghi e potenze infernali" (DBIt., LVII, p. 706). L'autore (1530 ca.- 1599), "figliuolo di Luigi dell'antichissima Casa de' Principi di Mantova" a Roma divenne amico del card. Carlo Borromeo. Oltre il "Fidamante", compose una commedia ed una "Raccolta di rime" di tono petrarchesco. Discreto esempl. marginoso (piccoli difetti, lavori di tarlo nei margini e lievi aloni d'umido).

Non in Gamba, Melzi e Ferrario. Brunet, II, 1665. BMCST 308. Adams G-856. Olschki, Choix XII, 18508.
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