ANGELI, Stefano degli.

Della gravità dell'aria e fluidi esercitata principalmente nelli lor homogenei.

esercitata principalmente nelli loro homogenei. Dialogi Primo, e Secondo fisico-matematici. (Segue il secondo volume:) Dialogi Terzo, Quarto, e Quinto.
Di Stefano Del Angeli Lottor Matematico nel studio a Padova. In Padova, per Mattio Cadorin, 1671 - 1672.

2 vol. in-4 (mm 216x154-156), pp. (4), 79, (1 bianca); (8, le prime 2 bianche), 96. Legatura posteriore in piena pergamena. Impresa tipografica sui due titoli, varie figure nel testo, iniziali istoriate, fregi e diagrammi in silografia. Il secondo volume è dedicato al marchese Francesco Maria Riario. Prima rara edizione di un'importante opera sulla fisica dei fluidi, qui completa delle cinque parti, redatte, come già le "Considerationi", in forma di dialogo tra il conte polacco Leszczynsky, un certo Ofredi anch'egli straniero e un matematico, che impersona l'autore stesso. Ampiamente basata sul metodo sperimentale, porta nuove prove alle teorie di Torricelli; contiene inoltre teorie sull'attrazione capillare. "L'opera ha un carattere largamente sperimentale, in cui si esamina la statica dei fluidi, basata sul principio di Archimede e sugli esperimenti del Torricelli... Nei lavori di fisica dell'Angeli ci sono molti riferimenti alla meccanica galileiana, e anche la sua accettazione e uso del metodo sperimentale" (DSB I, 164-5). Stefano degli Angeli (Venezia 1623 - Padova 1697), gesuita e poi prete secolare, fu illustre geometra e matematico, confratello e collaboratore di Bonaventura Cavalieri a Bologna e dal 1662 sino alla morte insegnante sulla cattedra di matematica dello Studio di Padova che era stata di G. Galilei, di cui fu tra i primi a seguirne le teorie. Ottimo esemplare.

DSB I, 164-165. CARLI-FAVARO, Bibl. galileiana, 331, 333. RICCARDI I (I), 36; POGGENDORFF, I, 46-47.

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