ARNALDO, Pietro Ant.

L’Anfiteatro del valore, overo il Campidoglio del merito. Spalancato alle glorie della nobiltà Torinese.Dedicato a... Gio.Battista Truchi... Diviso in Ministri, e Cavaglieri di Corte. Di Lettere. Di Guerra e di Finanze.

Torino, Bartolomeo Zapata, 1674 (e Heredi Gianelli, 1673),

varie parti in un volume in-8 (mm. 177x109), per lo più separate da titolo proprio ed alcuni ff. n.n., numerazione continua 1-238, in totale 16 incisioni f.t., leg. coeva in piena pelle, duplice riquadro di filetti a secco ai piatti, dorso a 4 nervi con filetti a secco, tagli dorati (antichi restauri a cerniere e cuffie). Opera non comune ed interessante per l'araldica piemontese, la cui collazione varia in quanto gli esemplari venivano preparati "ad personam". Gli stemmi rappresentati nelle tavole, per lo più incise da G. Tasnière, sono di G.B. Buschetti, G.B.Truchi, Don Carlo. F. R. Della Chiesa, Gonteri conte di Gorino, Amedeo di Castellamonte, D. Carlo Francesco conte di Morozzo, Conte di Ciglié, Conte Gromis, il Sig. Baglio Lascaris Castellar, Conte Spirito Donaudi di Castel Leone, Barone Darvet, Raoul de Gremonville, Carlo Girolamo Fecia, Sig.ri marchesi Romagnani conti di Pollenzo, G.F. Gabuti, Mons Henrico Provana, Vescovo di Nizza, D. Amedeo Romagnano. L'Anfiteatro del valore: pp. (12) 1-24; un ritratto di G.B. Truchi, un antiporta allegorico, 4 tavole f.t.; Il ritratto panegirico o sia l'idea del Consiglier di Stato... Gianelli 1673 – pp. (8), 25-72; una tav. f.t. - Le Maraviglie del Cinque... pp. (8) - Il giardin del Piemonte Hoggi vivente... Diuiso in Ministri, e Cauaglieri di Corte. Di Lettere. Di Guerra e di Finanze... Gianelli 1673, pp. (2), 75-175, 7 tav. f.t. - Finanzieri Parte ultima del Giardin del Piemonte al capo delle finanze... Gianelli 1673. pp. (2), 179-200, 2 tav. - La galleria overo poesie varie dedicate a Marc'Aurelio Blancardi... Torino, Colonna 1674, pp. 201-238, 4 tav. f.t. Molte delle composizioni d'occasione sono indirizzate al Truchi conte di Levaldigi (1617-98), figura di grande importanza nella gestione della politica economica e finanziaria del Ducato della seconda metà del Seicento, fino all'avvento della Madama Reale Maria Giovanna Battista. Quattro sonetti sono dedicati all'architetto Amedeo Castellamonte: in uno "si loda il Bellissimo Libro composto per via di Dialogo intitolato la Venaria Reale". Esemplare in ottimo stato di conservazione, con firma di appartenenza del conte Lorenzo Gerolamo Tapparelli di Genola "Savigliano 6 agosto 1806" e un indice manoscritto dalla stessa mano in fine.

Cfr. Spreti, Bibliogr.Araldica, n. 207-208 e Manno I, 1120-21 differenziano entrambi “L’Anfiteatro” dal “Giardino”, anche se questo è parte integrante del primo. Così Manno: “Gli es. di queste raccolte di elogi poetici sono variatissime nella forma, secondo i personaggi cui erano indirizzati. Molte delle speciali descrizioni hanno front. ed intitolazioni particolari”.

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