ANACREON,

Odi (in greco). Praefixo commentario quo poetae genus traditur et bibliotheca anacreonteia adumbratur. Additis var. lect.

Parmae, in aedibus Palatinis, 1791,

in-16 ducale, (120x93 mm), pp. (4), 120; 123, (1 f. bianco), legatura editoriale in cartone arancione, dorso abilmente restaurato. Ritratto di Anacreonte in medaglione al titolo, altro di Gius. Nic. de Azara, cui l'opera è dedicata, sul secondo f. I ''Commentarii'' in latino, secondo quanto afferma il De Lama, sono del Padre Paolo M. Paciaudi; le Odi in car. greco, a pag. 79 inizia la ''varietas lectionis''. Nello stesso anno Bodoni stampò le Odi di Anacreonte in una versione in-8vo, molto meno rara, e la presente in-16 che il de Lama definisce ''leggiadra edizioncella'' e il Renouard ''Bijou typographique et l'une des plus jolies éditions de Bodoni''. Tra le più eleganti e rigorose edizioni del Bodoni, grazie alla raffinataimpaginazione: il minuscolo carattere greco e la stretta giustificazione vengono esaltate dai grandi margini immacolati. Delizioso esemplare, a fogli chiusi. Al verso dell'ultimo f. bianco nota di possesso ''Fr. Colondre Nov. 1810''.

De Lama II, p. 54. Brooks 421. G.B. Bodoni nell'Europa neoclassica, Parma 1990, n. 30.

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